ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

Serie A

Sampdoria, Barnaba: “Costretti ad abbandonare il progetto”

Gradinata Sud Sampdoria
All'assemblea assente la famiglia Ferrero, presente il finanziere romano di Merlyn Partners che è anche piccolo azionista

Redazione ITASportPress

Comunicato ufficiale del finanziere di Merlyn Advisors dopo il confronto con il Cda a Corte Lambruschini. L’indisponibilità del socio di maggioranza a passare la mano in un frangente così delicato per il Club, l’indisponibilità delle due principali banche creditrici della Società a considerare un piano di ristrutturazione del debito nonché la decisione del consiglio di amministrazione della UC Sampdoria di non procedere con l’abbattimento del capitale sociale per perdite fanno venir meno le condizioni necessarie affinché Merlyn Partners SCSp possa investire fino a 50 milioni di euro nella UC Sampdoria e avviare immediatamente un piano industriale e di risanamento finanziario creando i presupposti per il rilancio sportivo del Club. Merlyn Advisors, società di gestione del fondo Merlyn Partners SCSp, viene così costretta a interrompere le trattative in essere avviate in data 3 novembre 2022 con il socio di maggioranza, la Società e i suoi advisors.

La decisione è stata comunicata dal dottor Alessandro Barnaba, Co-Chief Investment Officer di Merlyn durante l’assemblea dei soci convocata oggi 5 gennaio 2023, presso la sede della UC Sampdoria, andata ufficialmente deserta in seguito all’ennesima decisione di non presentarsi del socio di maggioranza Sport Spettacolo Holding.

Presenti all’assemblea oltre al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale vi era il solo dottor Barnaba in rappresentanza di Metis Sporting Sarl (società posseduta al 100% da Merlyn Partners SCSp) in qualità di piccolo azionista della società.

“Con grande dispiacere devo constatare che non vi è stato da parte dell’attuale proprietà l’interesse a trovare una soluzione che avrebbe permesso a Merlyn di effettuare il salvataggio e il successivo rilancio della Sampdoria. In mancanza delle condizioni da noi reputate necessarie, su cui abbiamo lavorato duramente in queste settimane, prime su tutte l’abbattimento del capitale sociale per perdite e il piano di ristrutturazione del debito, dobbiamo constatare che non ci sono i presupposti per poter sottoscrivere noi l’aumento di capitale che la società necessita e siamo quindi costretti a rinunciare a quella che sarebbe stata un nuova sfida difficile ma di grande fascino e importanza” – ha dichiarato Alessandro Barnaba, co-CIO di Merlyn Advisors che ha poi proseguito “Il nostro progetto avrebbe conferito alla Sampdoria le risorse finanziarie necessarie per riemergere dalla situazione di evidente difficoltà finanziaria nella quale si trova e continuare a competere in Serie A, garantendole un futuro economicamente sostenibile e avrebbe avviato, grazie alle sinergie con il Lille – LOSC, squadra della massima divisione francese e Campione di Francia nella stagione 21/22 posseduta al 99.9% da Merlyn Partners SCSp, un rilancio anche sotto il profilo sportivo”.

Merlyn è un player finanziario attivo a livello globale, specializzato nel campo degli investimenti in Special Opportunities e Distressed Assets che ha acquistato il Lille a dicembre del 2020 subito prima che questo dichiarasse lo stato di insolvenza. Dopo un piano di ristrutturazione durato 18 mesi, il Lille non solo è stato salvato dal fallimento finanziario e dalla perdita del titolo sportivo, ma è stato trasformato in un’istituzione che oggi rappresenta un modello nella gestione di un club, con un management forte, capace di raggiungere importanti risultati sportivi e allo stesso tempo mantenere un equilibrio finanziario non dipendente dal trading di calciatori, ma dove quest’ultimo rappresenta semplicemente un mezzo per avere sempre una squadra competitiva.

Grazie al proprio team, specializzato in operazioni di ristrutturazione finanziaria, ai sui consulenti legali e col supporto del management del Lille per la parte sportiva, Merlyn Advisors ha presentato, nelle scorse settimane, alla proprietà e ai membri del CdA della UC Sampdoria un progetto industriale caratterizzato da alcune precise linee guida che avevano come principali obiettivi quello di evitare il rischio che la difficile situazione finanziaria del Club potesse portare alla perdita del titolo sportivo (con la conseguente necessità per la squadra di ripartire dalla Serie D (o Serie C nel migliore dei casi) e quello di procedere al suo rilancio utilizzando le seguenti leve:

Sottoscrizione del 100% dell’aumento di capitale da Euro 30 milioni per ricostituire il patrimonio

Versamento di ulteriori 20 milioni messi a disposizione della società nella forma di finanziamento soci per far fronte alle necessità di working capital

Inizio di un processo di ristrutturazione aziendale sotto la guida di un nuovo management team di grande esperienza

Ristrutturazione dell’enorme mole di debito (finanziario e non) accumulato soprattutto nel corso degli ultimi 2 anni

Creazione di importanti sinergie con il Lille sulla direzione sportiva

Rafforzamento immediato della squadra anche attraverso il prestito di alcuni giocatori dal Lille con l’obiettivo di rimanere in Serie A a fine stagione 2022/2023, nell’ambito della gestione del mercato del mese di gennaio

Focus sulla crescita dei ricavi non legati al player trading (Sponsorship, Match Day, Merchandising)

Focus sulla riduzione dei costi per raggiungere nel più breve tempo possibile il pareggio tra ricavi e costi ricorrenti (entrambi al netto del players trading)

Creazione di una squadra forte per competere stabilmente nella parte alta della classifica di serie A e ottenere una crescita dei ricavi da diritti TV

Un piano così concepito avrebbe permesso, concentrando risorse e competenze solo nella UC Sampdoria e non nel salvataggio di altri soggetti estranei al calcio, di porre solide basi per poter avviare la costruzione di un percorso che avrebbe portato la Società a dotarsi di una struttura moderna e adeguata al calcio di oggi con finalità e obiettivi specificatamente sportivi. Altre soluzioni fin qui ventilate, la cui probabilità di realizzazione reputiamo estremamente bassa, e che assomigliano più a palliativi finanziari che a veri e propri progetti di risanamento e rilancio, se anche si dovessero realizzare c’è il rischio che possano avere come unica conseguenza quella di prolungare la situazione di grande difficoltà in cui si sono venuti a trovare la Società e i suoi dipendenti, nonché la situazione di grande disagio che stanno vivendo ambienti vicini al Club, come ad esempio il mondo dei tifosi, che ancora una volta sono testimoni, per una decisione dell’attuale proprietà, del fallimento di un piano che avrebbe consentito di guardare al futuro con ritrovato ottimismo (soprattutto dopo la bella vittoria di ieri a Sassuolo) e non, al contrario, con incertezza e paura per le sorti generali della squadra.

“Ribadendo quindi il rammarico per l’impossibilità di realizzare il proprio progetto industriale per l’UC Sampdoria, Merlyn Advisors seguirà comunque con la massima attenzione l’evoluzione della situazione. Qualora si dovessero verificare circostanze favorevoli ‘ alla realizzazione di un progetto industriale, certamente diverso per contenuti e condizioni da quello ora declinato, Merlyn potrebbe essere disponibile a considerare un intervento sempre nell’ottica, etica e professionale, di garantire un futuro adeguato alla Società e un ritorno sostenibile dell’investimento“, ha concluso il fondo.

Nel pomeriggio il co-ceo del fondo aveva detto: "E' una situazione complessa, perche' ci sono diversi attori e ognuno ha una serie di interessi da proteggere nel senso buono del termine. Non e' facile quindi trovare la maniera di metterli tutti quanti insieme e arrivare a una soluzione che possa garantire un futuro alla Sampdoria. Sarebbe veramente un peccato non riuscirci, dopo la vittoria col Sassuolo". Poi la chiusura con il comunicato di Merlyn Partners, oggi a Genova per partecipare all'assemblea degli azionisti della Sampdoria a cui pero' non era presente l'azionista di maggioranza, la famiglia Ferrero. Il fondo era interessato alla Samp ma aveva rallentato, ritirando la sua offerta, dopo il mancato abbattimento del capitale sociale del club a fine dicembre.

tutte le notizie di