Sampdoria, parla Quagli: “Serve un esperto. Cessione o fallimento”

Arrivano da Repubblica, le parole di AlbertoQuagli, titolare della cattedra di Economia Aziendale, incaricato dalla Camera di Commercio di Genova di individuare un esperto che possa mettere d’accordo la Sampdoriae i creditori.

"La domanda presentataci dal consiglio di amministrazione della società non è completa. Alla verifica dei requisiti per accedere alla composizione negoziata manca ancora il certificato dei debiti della società, sia quelli tributari, che riguardano cioè l’Agenzia delle Entrate, sia quelli previdenziali, che competono all’Inps. Una volta che avremo a disposizione questi dati allora potremo procedere", ha detto Quagli. "Sicuramente questa è una procedura che consente di gestire la vicenda al di fuori del tribunale. Con una trattativa tra debitore, in questo caso la Sampdoria, e creditori in primo luogo banche. Diciamo che questo percorso è una sorta di diritto-dovere dell’impresa di dotarsi degli strumenti che consentono di scongiurare la crisi".

Parlando nel dettaglio della Sampdoria: "Ho visto il bilancio, l’ultimo disponibile, quindi un po’ datato rispetto a oggi. Eppure, già da quel bilancio si capiva che le condizioni erano pesanti. Il debito a breve era di 40 milioni, come pagarlo? Siamo di fronte a una gestione operativa che brucia cassa, invece di generarla. I costi fissi per il personale sfiorano il 90%".

Sulla composizione negoziata: "Intanto, nel momento in cui viene presentata la domanda di ammissione alla composizione negoziata, si può subito chiedere al tribunale la sospensione delle azioni esecutive da parte dei creditori".

Le soluzioni per il caso blucerchiato sono chiare: "Trovare qualcuno che si faccia carico della società, che la rilevi, perché così è difficile andare avanti ancora a lungo. L’unica soluzione è trovare un compratore". Nel caso in cui questo non accadesse: "Purtroppo, il fallimento. E allora il futuro della Sampdoria si deciderebbe in un altro modo, attraverso un’asta fallimentare".