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IL DIRIGENTE

Sampdoria, senti Sabatini: “Fossi ricco la comprerei. Ho un rimpianto…”

Sabatini
Le parole dell'ex dirigente tra passato, presente e futuro.

Redazione ITASportPress

Intervista a Il Secolo XIX per Walter Sabatini che ha avuto modo di parlare di passato, presente e anche di futuro con un particolare sguardo all'impresa compiuta da dirigente con la Salernitana, con la salvezza della passata annata, ma anche di Sampdoria con un rimpianto e una voglia, al momento non realizzabile.

Sulla Sampdoria: "Se fossi ricco la comprerei domani: le società appetibili sono quelle con grande spinta popolare. Guarderei la Sud e senza pensarci andrei subito a firmare l’atto d’acquisto", ha detto Sabatini. "La Samp è il mio grande rimpianto. Non ero in condizioni fisiche per poter lavorare bene, per fortuna c’era Osti che è molto bravo. Sono rammaricato di ciò che non ho fatto, Genova è civilissima, la tifoseria della Samp merita qualsiasi sforzo. Sono stato molto deludente, non me lo perdono, nella vita e nel calcio è ridicolo non prendere atto delle proprie responsabilità. Resto un simpatizzante, quando la Samp gioca messaggio Giampaolo e i miei ex giocatori, la seguo".

Sulla salvezze con la Salernitana: "Salvezza era data al 75? Quel 7% ha segnato un’epoca, dentro le percentuali mi diverto ma con quelle degli altri, io ne sto lontano. Ho tanti sogni, sento di poter fare molto, non è finita, voglio tornare a lavorare sui mercati sudamericani. Studio la storia della capoeira e della ginga per capire cosa scorre nelle vene dei brasiliani, spettacolo e risultati nel sangue: lì ho preso Ederson, fondamentale per la salvezza granata e ora per il mercato. Credo molto in ciò che faccio, continuerò a seguire le mie inclinazioni".

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