Intervistato dal Giornale di Brescia ha parlato Massimo Cellino, presidente del club lombardo, spiegando la situazione delle Rondinelle dal punto di vista societario. Il numero uno del Brescia è reduce da un sequestro di 55 milioni di euro ai suoi danni e proprio nell'intervista ha spiegato il suo punto di vista. Queste le sue parole:


LE PAROLE
Brescia, Cellino: “Momento da incubo, ma io non scappo”
"In questo momento mi pare di vivere in un incubo, non mi capacito di quello che sta accadendo. La vicenda è inusuale e anomala, ma non ha a che fare con i conti di una società che è sana. Poi bisognerà vedere il mio stato d’animo perché mi sento ingiustamente penalizzato, ma ho il dovere di gestire tutto per il meglio. Ai tifosi dico di stare vicini alla squadra che è la vostra, non la mia. Fate che i ragazzi siano portavoce del vostro orgoglio e non della tristezza di Cellino, hanno bisogno di qualcuno per cui combattere. Credo di essere riuscito a togliere la piazza dalla mediocrità, sia a livello finanziario sia per le strutture, ma so che i tifosi preferirebbero avere chi spende, ma la stabilità economica è troppo importante. Certo manca il consolidamento sportivo dei risultati. L’obiettivo prima del Covid era portare il Brescia in A e lasciarlo stabilmente lì per poi tornare in Inghilterra, ma ora tutto è cambiato. Ma non scappo, a maggior ragione adesso che ci sono personaggi appollaiati pronti ad acquistare la società".

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