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RETROSCENA

Coda, retroscena col Benevento. Vigorito: “Aveva dato l’ok per trasferimento poi Gilardino…”

Oreste Vigorito
Il bomber del Genoa e il retroscena col Benevento. Le parole del presidente delle Streghe Oreste Vigorito tra il suo club, la Serie B e il mercato.

Redazione ITASportPress

Intervista al Corriere dello Sport per il presidente del BeneventoOresteVigorito. Tanti i temi affrontati dal numero uno del club compreso qualche aspetto inedito del calciomercato tra giocatori andati via e operazioni non concluse come quella sfumata per Massimo Coda del Genoa.

CLUB - "Io non voglio neanche pensare all’eventualità di retrocedere. Non corrisponde al vero - come sostiene qualcuno - che io voglia riportare il Benevento dove l’ho preso per lasciarlo. La C ha una sua dignità. Ma dopo essere stato a San Siro, all’Olimpico e allo Stadium la prospettiva non mi entusiasma affatto. Il futuro? Sono concentrato sul presente. Se dovessi restare nel calcio, l’esperienza inciderà. In 17 anni ho comprato 180 calciatori e ho speso una fortuna. Ma ho potuto realizzare i miei sogni. Il futuro dovrà essere sostenibile [..]".

MERCATO - "Siamo passati dalla schiavitù dei calciatori a quella dei presidenti, prigionieri di calciatori e procuratori. Non esistono contratti a seconda delle categorie con automatismi e parametri prestabiliti per salvaguardare il conto economico dei club. Se retrocedi in B scende di categoria solo la società. I calciatori continuano a guadagnare stipendi da A, benché i club non incassino più le stesse risorse". E a proposito di mercato, ecco il retroscena su Massimo Coda: "Al nostro ds aveva dato la disponibilità al trasferimento, ma era un’operazione da 8 milioni di euro. Mi sono chiesto se ne valesse la pena. Poi il presidente del Genoa, Zangrillo, non ha voluto darci più il calciatore perché con l’arrivo di Gilardino Coda è tornato in campo e ha fatto gol, ma io non amo i cavalli di ritorno".

Coda
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