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IL MISTER

Genoa, Blessin: “Vogliamo risalire in A ma contano i fatti. Ecco come giocheremo…”

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Idee chiare per il mister dei rossoblù verso la stagione di Serie B.

Redazione ITASportPress

Un Genoa camaleonte per risalire subito in Serie A. Lo aveva detto nelle scorse ore e lo conferma anche a La Gazzetta dello SportAlexanderBlessin. Il mister del Grifone ha parlato della stagione che attendere la sua squadra in Serie B con il chiaro obiettivo di vincere il più possibile di tornare nel massimo campionato italiano.

"Dimenticatevi una squadra sempre in campo con il 4-2-3-1. Lavoriamo su un Grifone camaleonte. L’unica certezza è che vogliamo partire forte subito", le sue parole. Per ottenere l'obiettivo ci sarà bisogno anche dei tifosi la cui spinta sembra essere piuttosto forte fin da subito con 13 mila abbonamenti staccati in due settimane: "Le grandi responsabilità fanno piacere. Direi che prevale sicuramente l’orgoglio. La responsabilità è grande, vedendo il calore intorno a noi. Ma c’è tanto lavoro da fare".

Passando ad un primo bilancio dei mesi trascorsi nella Genova rossoblù, Blessin ha poi detto: "Se retrocedi in Serie B, vuol dire che sono stati commessi errori, sia nella gestione precedente, sia anche nella nostra. Mi sono fatto delle domande, ci ho riflettuto, cerco di trovare una risposta in ogni allenamento. L’unica verità è che abbiamo preso in mano durante lo scorso campionato una squadra spenta, i tifosi hanno visto la strada che dobbiamo percorrere. Ma la nostra responsabilità ci è apparsa chiara già dall’ultima di campionato, col Bologna, quando i tifosi sono venuti numerosissimi a parlarci ed a sostenerci. La nostra strada è tracciata. Il Genoa è cambiato tanto. In campo e in società".

Sul livello elevato della prossima Serie B: "Quasi come una Serie A? Assolutamente sì. Si preannuncia un campionato di grandissima qualità, il massimo degli ultimi anni. Dovremo partire subito forte, senza pensare che intanto ce la faremo comunque, perché siamo il Genoa. Non basta dire che vogliamo risalire subito in A, bisogna parlare con i fatti, dando seguito sul campo all’entusiasmo dei tifosi. Noi all’inizio eravamo contenti di fare un punticino qui, uno là: in questo senso dovrà cambiare la mentalità. Noi vincenti, subito. Dovremo saper vincere con tutti senza avere paura di nessuno. Ma per farlo in Serie B cambierà necessariamente il nostro stile di gioco. Avremo più possesso palla, più controllo".

Sull'impatto avuto sulla testa dei calciatori dalla retrocessione: "Se la squadra ha metabolizzato la retrocessione? Assolutamente sì. Vanno tutti al massimo, dal primo giorno". "Il neo arrivato Coda? Si è inserito bene, deve solo lavorare ancora un po’ sul piano fisico. Ma attenzione: non vuol dire che arrivato Coda qui, farà di nuovo automaticamente venti gol o dieci assist. Starà a noi metterlo nelle condizioni di ripetersi. Coda non è Messi, che va in dribbling, supera 10 giocatori e va in porta con il pallone. È compito nostro creare una squadra che lo metta nelle migliori condizioni di segnare: in area è il top".

E ancora sui calciatori: "Martinez o Semper? Prima del campionato deciderò il titolare. Hanno grande qualità, tocca a loro dimostrarlo nelle amichevoli". E su Sturaro: "Tornerà in campo nella seconda settimana di ritiro. Come carisma è molto importante per noi, ma lo è pure trovare il giusto mix fra elementi esperti e giovani. Penso anche a Badelj e Ilsanker, leader naturale. O a Coda, che ha preso subito in mano la squadra. Sono fiducioso".

Infine su come sarà la squadra: "Il modulo lo faranno i calciatori a disposizione? Sì, in un certo senso. Vogliamo dettare noi i tempi del gioco. Per intenderci: non voglio un 5-3-2, ma un 3-5-2. O, in caso di 4-4-2, la mediana non sarà in linea: direi più un 4-2-2-2, con due trequartisti. Di volta in volta vedremo con quale modulo la squadra si troverà meglio. Parola d’ordine: flessibilità".

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