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CUORE ROSSOBLU'

Genoa, Criscito: “Via per Blessin. Ora qui per amore con stipendio minimo”

Criscito
Le prime parole del difensore dopo essere tornato a Genova.

Redazione ITASportPress

Torna a parlare Domenico Mimmo Criscito e lo fa, ancora una volta, da giocatore del Genoa. Un amore unico e speciale che si era interrotto solo per la breve parentesi in MLS a Toronto. Adesso, l'ex capitano è tornato e lo ha fatto per il puro sentimento e il desiderio di far risalire in A la sua squadra.

Intervistato da Sky Sport, il difensore ha raccontato a 360° tutte le sue sensazioni tra passato, presente e futuro.

Genoa, riecco Criscito

Genoa Criscito
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"Con il Genoa non poteva finire così come era finita, in quel modo. Sono andato a Toronto, esperienza bellissima ma poi ho rescisso e sono tornato con l’idea di smettere. Quando però si è presentata questa opportunità non potevo dire di no", ha detto il difensore del Genoa Criscito. "Sono andato via a giugno perché c’era mister Blessin, non rientravo nei suoi piani, e con la società quindi abbiamo deciso che dovevo andar via".

"Se sarei tornato ci fosse stato ancora Blessin? Non lo so, di sicuro con l’infortunio di Marco Pajac la società doveva muoversi, ha avuto in me un’opportunità e sono qui per coglierla al massimo. Quando mi è stato proposto di tornare al Genoa io non neanche chiesto di soldi o altro, ho detto subito sì. Ho accettato di tornare con il minimo sindacale. Non so neanche quanto sia perché non ho ancora preso il mio primo stipendio".

A proposito di cifre e di stipendio: "Hanno sempre detto che sono andato a Toronto per soldi ma anche lì non è vero, a Toronto sono andato per fare un’esperienza, perché guadagnavo meno di quello che prendevo al Genoa un anno fa, io non ho mai fatto questione di soldi, ho sempre scelto con il cuore, ora sono qui a Genova indipendentemente dai soldi, non m’interessano quelli, adesso ho solo un obiettivo: riportare il Genoa in Serie A".

Proprio sui traguardi da raggiungere col suo Genoa: "L’obiettivo è quello (la A), ma ora sono concentrato per questi sei mesi, perché voglio chiudere nel migliore dei modi: voglio riportare il Genoa in Serie A. Quando si indossa la maglia del Genoa, si affronta sempre tutto con spirito alto, mi sento un ragazzino. Perché qui sono cresciuto e amo questa maglia per cui darò sempre il massimo. Quando si parla di Genoa per me si parla di vita. Ho avuto la possibilità di tornare e sono felicissimo di essere qui".

Sulla Serie B attuale: "Questa è una Serie B equilibrata. A Toronto la seguivo da tifoso. Reggina e Frosinone non le aveva pronosticate nessuno tra le favorite, e anch’io non mi aspettavo fossero così forti.  Il Genoa sulla carta è la migliore, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo. Abbiamo le possibilità di venire su, ma sappiamo che ci sono anche altre squadre come Cagliari e Parma attrezzate per la promozione e che ci proveranno fino alla fine, ma noi siamo il Genoa e dobbiamo tornare in serie A. La squadra è partita bene, poi ha avuto un periodo di appannamento, ma con Gilardino si è ripresa.  Da avversario era un attaccante fortissimo, e quando l’ho visto come allenatore mi è piaciuta subito la personalità e il modo con cui trasmetteva alla squadra le sue idee di calcio".

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