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L'iniziativa

Inaugurata oggi Casa Spal, il convitto del settore giovanile

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Situata in Via Giuseppe Fabbri 410, Casa SPAL nasce dall'accordo di collaborazione tra il Club biancazzurro e l’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio

Redazione ITASportPress

È stata inaugurata oggi Casa SPAL, il nuovo convitto del Settore Giovanile biancazzurro. Situata in Via Giuseppe Fabbri 410, Casa SPAL nasce dall'accordo di collaborazione tra il Club biancazzurro e l’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, relativo alla gestione della vecchia Residenza Cenacolo, di proprietà della stessa Arcidiocesi.

A pochi minuti dal centro cittadino, la nuova casa del vivaio spallino è in grado di ospitare fino a 70 ragazzi ed è dotata di spazi comuni polifunzionali, quali aule studio, sale comuni, mensa, sala giochi e sala riunioni, oltre ad un ampio giardino ed un campo da calcio, che sarà prossimamente messo a disposizione della scuola calcio biancazzurra.

Una struttura di eccellenza che testimonia l'attenzione del Club verso la crescita dei propri ragazzi, che possono fare affidamento su uno staff di professionisti qualificati pronti ad assisterli in ogni fase della loro quotidianità.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato anche il sindaco di Ferrara Alan Fabbri e il Vicario Generale della Diocesi di Ferrara Mons. Massimo Manservigi, accompagnati dal presidente biancazzurro Joe Tacopina, dal direttore generale Andrea Gazzoli, dal direttore tecnico Fabio Lupo e dal responsabile del settore giovanile Andrea Catellani, che hanno fatto gli onori di casa.

"Non si può spiegare quanto sia felice oggi - ha affermato il presidente Tacopina - nel poter presentare a tutti voi la nuova casa del nostro settore giovanile. È senza dubbio uno dei giorni più emozionanti che ho vissuto dal mio arrivo a Ferrara. Voglio ringraziare tutte le persone qui presenti oggi e tutti coloro che hanno lavorato duramente negli ultimi mesi per rendere possibile la realizzazione di questo sogno.

"È un giorno speciale non solo per il nostro Settore Giovanile - ha proseguito il numero uno biancazzurro - ma per tutta la SPAL. È la dimostrazione tangibile di quello che ho sostenuto fin dal primo giorno: credo ciecamente nel nostro vivaio, che è il cuore pulsante del Club, e rappresenta un asset fondamentale in grado di restituirci un importante vantaggio competitivo nel prossimo futuro rispetto a tante altre realtà."

"Nell'ultimo anno le nostre formazioni giovanili hanno raccolto risultati sportivi eccellenti, - ha concluso il presidente - impreziositi ulteriormente dalla vittoria dello Scudetto Under 18 lo scorso giugno, dei quali sono estremamente felice, ma oggi ci troviamo qui a celebrare una struttura unica nell'intero panorama nazionale. Una casa dove i nostri giovani calciatori possono crescere in un ambiente felice, sicuro e attento ad ogni loro necessità. Una vera e propria famiglia nata dal grande lavoro di Andrea Catellani e di tutto il suo fantastico staff."

"SPAL guarda avanti - ha dichiarato il sindaco Alan Fabbri - e dimostra ancora una volta di credere e di investire nel proprio settore giovanile, elemento questo che ne fa una realtà di eccellenza in Italia e che rappresenta un esempio e un modello assoluto. La struttura che si inaugura oggi potenzia quella precedente, moltiplicando le opportunità per tanti ragazzi, per la squadra e per la città, per fare un ulteriore passo avanti nello sviluppo del vivaio, nella promozione dello sport e nella formazione a questo connessa. Qui i giovani potranno contare su servizi, dotazioni e strumenti per crescere e formarsi, con l’obiettivo di diventare i campioni del domani. Ringrazio SPAL, ringrazio il personale che qui lavora e mi complimento con tutti i soggetti coinvolti, dalla cui partnership è nata una nuova occasione di crescita per lo sport e per la città.”

"Mi unisco ai ringraziamenti fatti dal presidente - ha aggiunto il direttore generale Gazzoli - perché la struttura che inauguriamo oggi è il risultato del lavoro encomiabile di un grande team, dall'ideazione del progetto alla sistemazione ed alla cura di ogni minimo dettaglio. Il caso vuole che proprio nell'ultimo match di campionato sia andato a segno Peda, calciatore cresciuto nelle nostre giovanili. Mi auguro che grazie a Casa SPAL presto tanti altri dei nostri ragazzi possano compiere un simile percorso e riescano a raggiungere nuovi prestigiosi traguardi con la maglia biancazzurra".

"Questo luogo è stato fino a pochi anni fa un centro di spiritualità - ha affermato Mons. Massimo Manservigi - e quando abbiamo iniziato a confrontarci con la dirigenza della SPAL su questo nuovo progetto, la volontà comune è sempre stata quella di riuscire a creare un ambiente ideale per la crescita dei ragazzi a tutto tondo, anche e soprattutto al di fuori del terreno di gioco. I lavori sulla struttura compiuti negli ultimi mesi hanno messo al centro i concetti di luce e trasparenza, che rispecchiano pienamente il bellissimo rapporto tra lo staff ed i ragazzi. Ringrazio il presidente Tacopina per la collaborazione, la chiarezza e l'ascolto che ha sempre avuto nei confronti dell'Arcidiocesi durante la realizzazione di questo progetto."

"Oggi sento la grande responsabilità di dover essere all'altezza di un progetto simile - ha dichiarato il direttore tecnico Fabio Lupo - e, al tempo stesso, ho l'occasione di realizzare quello che è il sogno della mia carriera. Quando penso alla mia società ideale, mi immagino esattamente una realtà in grado di fare calcio sostenibile attraverso la creazione di un settore giovanile con basi solide e di sicura prospettiva. Ho sempre creduto fosse un'utopia e, invece, oggi è diventata realtà."

"Se oggi siamo qua - ha dichiarato Andrea Catellani - tanto lo si deve alle persone presenti in questa sala, che hanno lavorato instancabilmente negli ultimi mesi per consentire alla SPAL di porre una pietra miliare del proprio futuro. Credo che oggi non solo la SPAL, ma anche tutta la città di Ferrara abbia un elemento capace di contraddistinguerla a livello nazionale, non solo per quanto riguarda il panorama calcistico. 

La parte sportiva è senza dubbio rilevante, - prosegue il responsabile del vivaio biancazzurro - ma è molto più importante creare un percorso per i ragazzi che consenta loro di sentirsi a casa anche se si trovano a migliaia di chilometri da casa. Riuscire a fare questo non è una semplice soddisfazione personale, ma è quella di un intero gruppo di lavoro che mette in campo ogni giorno il massimo della professionalità e della disponibilità.

Per noi fare settore giovanile significa immaginare il futuro dei nostri ragazzi e trattarli come figli, - ha terminato Andrea Catellani - perché per noi sono tali, figli da appoggiare e far crescere passo dopo passo. Ci auguriamo che siano sempre di più i giovani calciatori in grado di raggiungere la nostra prima squadra, diventando un patrimonio del club, ma sarà altrettanto bello e gratificante per tutti noi tra dieci o quindici anni ricevere un messaggio da qualcuno dei ragazzi passati qua che ci ringrazia per la formazione e l'esperienza vissuta tra queste mura."

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