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LA SITUAZIONE

Reggina, 30 giorni per il processo: il playoff rischia di slittare

Reggina tifosi
Dopo il deferimento si resta in attesa del processo: cosa può succedere al club.

Redazione ITASportPress

Dopo il deferimento arrivato martedì, per la Reggina potrebbero esserci altre grane in vista. A causa dei mancati pagamenti Irpef di novembre e dicembre, più parte degli stipendi dello stesso periodo, il processo di primo grado presso il Tribunale federale si dovrà svolgere entro 30 giorni dalla stessa comunicazione.

Tempistiche, queste, che preoccupano tutto l'ambiente. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il presidente Cardona (a differenza dell’ad Castaldi) non è stato deferito perché ha chiesto una sorta di patteggiamento. La situazione non è facile dato che la posizione del club è chiara: dopo la richiesta di concordato al Tribunale di Reggio Calabria per la ristrutturazione del debito, la società afferma di non aver potuto rispettare le scadenze perché stoppata dal giudice.

In caso di condanna - con la Procura che chiederà il -4 - pare evidente che verrà fatto ricorso alla Corte d’appello e poi eventualmente al Collegio di garanzia del Coni con la possibilità anche del Tar e il Consiglio di Stato.

Proprio questa incertezza sulle tempistiche, corsi e ricorsi, andrà certamente in conflitto con la fine del campionato e le date del possibile playoff. Sapendo che il campionato termina tra meno di due mesi (19 maggio), il rischio è che quel giorno non ci sia la sentenza definitiva e quindi che i playoff possano slittare, chiaramente se la penalizzazione influirà sulla classifica.

Precisazione del club - La Reggina nel pomeriggio ha emesso un comunicato: Dobbiamo smentire quanto contenuto nell’articolo di oggi sulla Reggina. La posizione del Presidente Marcello Cardona è stata archiviata dalla Procura federale senza nessun “patteggiamento" o qualsiasi altro accordo, così come scritto oggi erroneamente su La Gazzetta dello sport. La Procura Federale, dopo aver esaminato la documentazione prodotta, ha ritenuto che sussistessero le condizioni per archiviare immediatamente la sua posizione e di conseguenza ha formulato in tal senso la prescritta richiesta alla Procura Generale dello Sport del Coni. Reggina ribadisce ancora una volta di aver sempre operato nella più assoluta legalità e trasparenza senza che vi sia bisogno di ricorrere a riti alternativi che possano prevedere l’applicazione di qualsiasi sanzione.

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