Futuro a rischio

Reggina, l’appello disperato dei tifosi: “Salvate la nostra storia”

Redazione ITASportPress

L’iscrizione al prossimo campionato di Serie B dipende dall’arrivo di una nuova proprietà ma c'è poco tempo

Dopo l'arresto del presidente Luca Gallo, a Reggio Calabria, i tifosi amaranto stanno vivendo un incubo. Si teme che il club venga escluso dalla Serie B e possa ricominciare dai dilettanti. Il popolo calabrese ha lanciato un disperato appello a imprenditori di tutta Italia chiedendo di salvare la Reggina. L’iscrizione al prossimo campionato di Serie B dipende dall’arrivo di una nuova proprietà ma c'è poco tempo. Si mobilitano i tifosi che hanno annunciato di incontrare le istituzioni.

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LA NOTA - In una nota stampa i tifosi hanno dato le disposizioni per l'incontro di domenica 15: “Domenica 15 maggio ore 17.30 appuntamento presso Piazza Garibaldi, da li ci sposteremo in marcia fino a Piazza De Nava per poi arrivare fin sotto al palazzo del Comune di Piazza Italia dove avremo un incontro con le istituzioni politiche reggine. Raccomandiamo a tutti la massima collaborazione e di portare con sé un vessillo amaranto. Mai avremmo pensato di dover scendere in strada per chiedere a qualcuno di salvare la nostra storia, ma quanto sta accadendo ci obbliga a farlo. Sono giorni duri e di angoscia dove si deciderà il futuro della Reggina e dei suoi tifosi che non meritano tutto questo. C’è il nostro simbolo da difendere e onorare. Quello dei 108 anni di gioie, dolori, passione ed emozioni. Quello dei nostri nonni e dei nostri padri. Quello della nostra vita. Quello che rappresenta un patrimonio per la nostra città”.

“Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. Sarà il giorno della verità, dove chi ha a cuore le sorti della Reggina non potrà mancare. Mostriamo a tutta Italia cosa rappresenta Reggio e la Reggina per tutti noi, difendiamo la nostra storia e la nostra matricola, quella in cui abbiamo sempre creduto e mai abbandoneremo. Sveglia Reggio, prima che sia troppo tardi”, conclude la nota dei tifosi che dunque si mobilitano per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica prima che la situazione divenga controvertibile.