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SERIE B

Spal che record: dopo 4 turni il gol è made in Italy

Spal
Cinque le reti finora segnate dai biancazzurri in campionato

Redazione ITASportPress

Il made in Italy della Spal fa felice Joe Tacopina, presidente del club di Ferrara. In un momento in cui in Serie A e in Serie B i gol arrivano maggiormente dagli stranieri, la squadra di mister Roberto Venturato può vantarsi un record: finora in quattro partite la sua Spal è andata a segno cinque volte e la firma è sempre italiana. Nella prima al Mazza ha segnato Andrea La Mantia, poi ad Ascoli Fabio Maistro, contro il Cagliari al Mazza ancora La Mantia e infine a Bari due gol. Il primo sempre dell'ex bomber dell'Empoli e il pareggio al San Nicola lo ha firmato il giovane Simone Rabbi. Se la Spal ha segnato gol solo con calciatori italiani il merito va dato al lavoro che la società del patron Tacopina ha svolto in estate. Abbattimento degli ingaggi pesanti e stop ai prestiti gratuiti di calciatori di club di A. In attacco solo il made in Italy. Un bel lavoro svolto dal direttore Fabio Lupo che ha rivoluzionato il volto della società investendo molto sui giovani del vivaio e puntando su elementi di qualità italiani in attacco come La Mantia, Moncini, Finotto, Rabbi e Rauti.

Spal che record: dopo 4 turni il gol è made in Italy- immagine 2

Ma in Serie B non tutti i club sono virtuosi come la Spal. Evidentemente la seconda consecutiva mancata partecipazione ai Mondiali non ha insegnato niente. Molto lo fanno le agevolazioni fiscali, ora modificate ma ancora persistenti, che rendono convenienti economicamente gli ingaggi di calciatori stranieri. Ma è chiaro che anche le regole in vigore non tutelano a sufficienza i giocatori italiani. L’ha ammesso lo stesso presidente federale Gravina facendo un focus sulla Serie A e sul calcio italiano fuori per la seconda volta dal Mondiale. Il meccanismo delle liste, così com’è concepito, non funziona: troppo lasco l’obbligo di inserire fra i 25 iscritti quattro calciatori cresciuti nel vivaio del club e altri quattro formati in Italia, quindi non necessariamente italiani, specie se accompagnato com’è da un “liberi tutti” per quanto riguarda i tesserati sotto i 22 anni. E così mentre la meglio gioventù del pallone sta cominciando a capire che si cresce di più all’estero, alla Spal si va in controtendenza. Insomma, la luce in fondo al tunnel a Ferrara si vede...

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