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Spal, Marino: “Lanciai Esposito ma mi indebolirono la squadra. De Rossi giusta scelta”

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L'ex allenatore della Spal Pasquale Marino ha parlato ai microfoni di Itasportpress

Redazione ITASportPress

Pasquale Marino è un tecnico dalle idee brillanti e propositive, votato ad un calcio offensivo. Con il Catania ottenne grandi risultati: nel 2006 riportò la squadra etnea in Serie A dopo 22 anni e nella stagione successiva conquistò la salvezza tra mille difficoltà dopo i fatti accaduti prima, dopo e durante il derby col Palermo. Catania fu in pratica il suo trampolino di lancio verso altre panchine importanti in Serie A (Udinese, Parma, Genoa) poi però seguirono esperienze concluse male come quella alla Spal e al Crotone. Ai microfoni di Itasportpress.it le parole di Marino sul club di Ferrara.

A Ferrara una esperienza iniziate bene poi però...

"Alla Spal mi sono trovato benissimo. Ho trovato un ambiente fantastico e i tifosi sono molto legati a me ancora oggi. Quando iniziai il campionato, i proprietari del club mi dissero che se alla fine del girone di andata fossimo stati in lotta per la promozione mi avrebbero rinforzato l'attacco visto che avevamo Floccari vicino ai 40 anni e Paloschi sempre infortunato. Ci mancava un bomber da 15 gol per tentare di vincere il campionato di Serie B. Poi però la famiglia Colombarini non rispettò gli accordi e mi hanno venduto a gennaio Lucas Castro, D’Alessandro, Brignola e Salomon acquistando due elementi non pronti come Tumminello e Asencio. A gennaio del 2021 abbiamo battuto il Sassuolo nel match degli ottavi di finale di Coppa Italia uscendo nei quarti contro la Juventus. Pur con una squadra deficitaria abbiamo provato la scalata poi dopo alcuni risultati non positivi fui esonerato. Lasciai la Spal dentro i playoff ma finirono fuori al termine del campionato. Nel girone di andata battemmo la Salernitana 2-0, il Lecce, il Pisa 4-0 facendo un grande calcio e giocavamo senza pubblico per la pandemia. Sono sicuro che con la curva Ovest piena facevano ancora meglio"

Eppure a Ferrara lanciò molti calciatori tra cui Esposito.

"Misi in panchina Viviani per dare spazio al giovanissimo Esposito oggi il top player della squadra di De Rossi. Ho dal primo momento creduto in lui, ora è fortissimo tanto da essere nel giro della nazionale".

Spal Esposito

Tornerebbe alla Spal?

"A Ferrara vive mia figlia e amo questa città. In futuro se dovessero avere bisogno di me andrei di corsa. Ma adesso c'è un bravo allenatore che è Daniele De Rossi. E' giovane ma farà tanto bene. Tacopina ha fatto una scelta giusta perchè il presidente del club estense conosce bene il calcio avendo avuto esperienze diverse in Italia. Diamogli tempo e vedrete che De Rossi riporterà la Spal in alto".

De Rossi Spal

Marino quanto le manca la panchina?

"Tantissimo, ho fatto tanti errori per la voglia di allenare a qualunque costo e tante volte ho accettato situazioni difficilissime. Alla fine ho pagato dazio trovando tante difficoltà. Iniziare dall’inizio è meglio, in corsa invece devi adattarti a quello che trovi. Comunque sia io mi so adattare al materiale che trovo"

Esiste la meritocrazia nel calcio o per trovare una panchina c'è bisogno di avere un'amico?

"Conta anche l’amicizia ma le qualità contano di più. La meritocrazia c’è ancora nel calcio. Ho ricevuto alcune proposte recentemente ma non voglio sbagliare la scelta. L'ultima panchina è stata amara. A Crotone ho trovato un ambiente depresso ma ci stavo riuscendo a salvare il club calabrese e le ultime tre partite sono state le più belle. Abbiamo costruito tantissime occasioni non riuscendo a far gol purtroppo. Se fossi rimasto il Crotone si sarebbe salvato. Avevo in mano lo spogliatoio con molti giocatori con me e bastava una vittoria per cambiare marcia e salvarsi".

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