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Südtirol, Rover: “Qui sono cresciuto e dico grazie a Bravo. Mio sogno? L’Inter”

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L'attaccante del Südtirol ha parlato a Itasportpress

Redazione ITASportPress

Il Südtirol dei giovani è un modello superato: il talento è sbocciato e i ragazzi si sono fatti grandi. Chi è un elemento cardine della squadra di mister Bisoli è certamente il 24enne Matteo Rover che ha saltato solo due delle 28 giornate di campionato dei bolzanini, compagine rivelazione del torneo cadetto. Cinque le reti all’attivo per l’attaccante classe '99 dotato di diversi punti di forza: un’ottima fisicità, corsa, tecnica e dribbling. Rover scuola Inter ai microfoni di Itasportpress.it ha parlato del presente e del futuro.

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Che significato ha il vostro quarto posto?

"Per noi il quarto posto ha un significato molto importante. Non pensavamo di raggiungere questa posizione in classifica in questo momento del campionato. Stiamo dando il massimo e ottenendo grandi risultati. Bisogna continuare così"

Lei si sente un punto di riferimento in questo Südtirol dei miracoli?

"No, ma ho giocato tanto in questa stagione soprattutto da quando è arrivato mister Bisoli. Punto di riferimento siamo tutti anche chi non gioca".

Cosa vi sta dando Bisoli?

"Una identità forte. Remiamo tutti dalla stessa parte e il mister ci ha trasmesso valori importanti come l'aggressività, la cattiveria e il sacrificio. I risultati arrivano anche perchè giochiamo da squadra"

Bisoli allenatore è più “sarriano” o “allegriano”?

"Difficile da dirsi. Tendenzialmente direi più “allegriano” perché l’importante è vincere le partite, fare risultato. Concretezza, piuttosto che estetica"

Lei è al quarto anno a Bolzano: rapporto speciale perché?

"Qui mi sento a casa. Conosco bene la città, la società, i miei compagni di oggi e quelli che sono andati via. Ho un rapporto speciale con tutti. A Bolzano si è creata una famiglia"

Da bambino qual era il suo sogno ricorrente?

"Di giocare a calcio con i grandi. Poi andando avanti ho iniziato a sognare la Serie A e spero che si realizzi presto questo mio desiderio"

Anche il suo partner d’attacco, Odogwu, è affamato di gloria. Cosa gli consiglia?

"Sono con lui da due anni e ho visto una crescita importante. Fisicamente Raphael è straripante ed è un attaccante forte. Penso che potrebbe fare ancora più gol di quelli realizzati sin qui. Lavora bene dentro e fuori dal campo e francamente non mi sento di dare consigli. Questa crescita è merito suo, lo dico con certezza assoluta avendolo visto da vicino in questi anni"

Chi è il compagno più silenzioso?

"Mazzocchi perchè parla poco e rimane sempre concentrato sulla partita e anche durante l'allenamento non fiata. In campo si sente parecchio però ed è indispensabile per noi"

E il più caotico?

"Sicuramente Davi"

Sarebbe un peccato se Südtirol e Rover a fine stagione si dividessero…

"Si mi dispiacerebbe molto perchè qui sto benissimo. Ho trascorso finora quattro anni fantastici e vissuto grandi emozioni soprattutto negli ultimi due anni. In ogni caso ringrazierei la società che mi ha fatto crescere tanto"

I suoi modelli di riferimento?

"Nessuno in particolare, all'Inter guardavo Perisic e Candreva che sono due esterni offensivi e cercavo di prendere spunti da loro visto che occupano la mia stessa posizione in campo"

Oltre al calcio cosa c’è?

"Seguo anche altri sport. Mi piace il basket in primis ma seguo anche il tennis. Mi piace passeggiare all'aria aperta essendo amante della natura"

Il compagno del Südtirol che vorrebbe al fianco nel giro d’onore a fine stagione per festeggiare qualcosa?

"Festeggerei con tutti ma se proprio devo indicarne uno scelgo Zaro. Ho legato molto con lui perchè stiamo sempre insieme in camera ed è nato un bel rapporto di amicizia"

C’è una persona a cui deve dire grazie?

"Il direttore Bravo. Ha creduto subito in me sin da quando ero in Primavera e non giocavo molto. Ha speso sempre belle parole e mi ha stimolato continuamente"

L’Inter è stata anche una famiglia per lei?

"Assolutamente sì, ho passato tre anni belli. Ho conosciuto bravi ragazzi e stavamo molto assieme a scuola e in convitto".

Ci vorrebbe tornare a Milano ?

"Certo che ci vorrei tornare, sarebbe un sogno che si realizza. Per meritare quella maglia bisogna fare bene al Südtirol e dare tutto"

Lei e Zaniolo solo due ex compagni squadra?

"Ci sentiamo spesso ma non parliamo di calcio. Solo di altro"

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