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Paula Dapena Maradona (screenshot Twitter)
Si era seduta a terra, girandosi di spalle rispetto alle compagne che era, invece, in piedi per il minuto di silenzio dedicato a Diego Armando Maradona. La protesta di Paula Dapena, giocatrice del Viajes Interrìas, ha fatto il giro del mondo provocando diverse reazioni.
Alla base della sua scelta di non rendere omaggio al Diez ci sarebbero motivi legati alla giornata contro la violenza sulle donne della quale si sarebbe parlato meno, rispetto alla scomparsa del Pibe de Oro che, lei stessa aveva definito uno "stupratore".
Intervenuto a El Chiringuito, però, la 24enne ha spiegato che quel suo gesto, ora, le è costato caro con una tempesta di insulti e persino minacce di morte per lei e le sue compagne.
"Sono stanca. Social media, interviste ... È terribile. Sì, ho dovuto chiudere i miei account social", ha detto Paula Dapena. "Il problema è che queste persone hanno trovato le pagine dei miei colleghi e hanno iniziato a perseguitarli. Non solo siamo insultati, ma anche minacciati di morte. Ad esempio, riceviamo messaggi di questo tipo: 'Troverò il tuo indirizzo, verrò a romperti le gambe'. Se mi aspettavo che la mia storia fosse resa pubblica? No, pensavo che solo i miei iscritti su Instagram lo sapessero. Mi pensavo che la notizia sarebbe subito diventata così importante in tutto il mondo. Ma all'improvviso si è divulgata. Quanto alle mie compagne di squadra, nessuno ha detto niente. Mi hanno sempre rispettato e sapevano delle mie opinioni".
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