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Sibilia: “Non ho tradito Tavecchio. Momento difficile, ma dobbiamo ripartire”

Redazione ITASportPress

Il numero uno della Lega Dilettanti: "Ripartirei proprio dal recupero della centralità del calcio giocato e dalla riconquista dell’unità fra tutte le componenti federali, così da ricominciare insieme con la giusta collaborazione"

Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, ha rilasciato un'intervista al quotidiano "Il Mattino"; ecco i passaggi più significativi: "Il commissariamento della Federcalcio? Noi dobbiamo mostrare un grande senso di responsabilità. È un nostro dovere: è chiaro che se la Lega di serie A non elegge alla svelta la sua governance questo comporterà inevitabilmente a nuovi momenti di riflessione. Ma spero che già il 27 novembre qualche casella venga sistemata con grande senso di responsabilità da parte dei presidenti dei club".

RIPARTIRE - "È un momento molto difficile a causa della fiducia dell’opinione pubblica messa a dura prova dopo la mancata qualificazione ai Mondiali. Però ripartirei proprio dal recupero della centralità del calcio giocato e dalla riconquista dell’unità fra tutte le componenti federali, così da ricominciare insieme con la giusta collaborazione".

TAVECCHIO - "Le sue parole? Se negassi di esserci rimasto male, sarei un ipocrita.Voglio ribadire che con Carlo Tavecchio sono stato sempre estremamente chiaro e leale, anche difronte a testimoni. Più volte gli ho detto che, se si fosse tirata indietro la Lega Pro e pur a fronte del sostegno della Lnd mai venuto meno, non ci sarebbero state comunque le condizioni e i numeri necessari per andare avanti. Su questa linea, il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti mi aveva dato mandato per comunicare a Tavecchio e al Consiglio Federale le decisioni della nostra Lega. Le accuse che mi sono piovute addosso oltre che essere ingiuste sono assolutamente infondate".