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Spezia, il presidente Chisoli: “Campionato di Serie A non normale ma ci faremo trovare pronti. Sul coronavirus…”

Spezia Chisoli (twitter Spezia)

Parla il numero uno del club

Redazione ITASportPress

Lunga ed interessante intervista rilasciata dal presidente dello Spezia Calcio Stefano Chisoli ai microfoni di Fanpage.it. Il numero uno ha commentato l'arrivo in Serie A del suo club in un anno che, come noto, si annuncia davvero particolare vista l'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del coronavirus.

Spezia: le parole di Chisoli

Spezia Chisoli (twitter Spezia)

"Ci faremo trovare preparati", una promessa che sa di sfida da parte di Chisoli. "Per noi il campionato di Serie A è difficilissimo, siamo stati gli ultimi a finire di giocare la scorsa stagione, abbiamo avuto il problema dello stadio e abbiamo fatto il mercato in fretta per poter essere subito all’altezza. È stata una partenza ad handicap e per una società piccola è già difficile normale ma i giocatori e il mister stanno lavorando bene e ogni partita sarà una battaglia", ha spiegato il numero uno. "Siamo consapevoli di essere ancora in rodaggio ma in Serie A non si può rimanere troppo indietro. Questi 3 punti nelle prime tre gare ci fanno respirare ma i ragazzi stanno lavorando bene per essere al 100% il prima possibile".

E sull'emergenza sanitaria e l'arrivo in Serie A: "L'impatto con il massimo campionato è stato un po' anomalo, particolare, perché purtroppo, come tutti sappiamo, non è un campionato normale. Ci siamo ritrovati a spostare la prima giornata di Udine e abbiamo giocato a Cesena la prima in casa, su un campo non nostro e senza pubblico. Certamente è stato un po’ diverso da quello che si poteva aspettare una società che era per la prima volta nella storia in Serie A e i suoi tifosi però la salute viene prima di tutti, ma speriamo di avere presto il nostro pubblico in questo torneo storico".

E proprio sull'arrivo nella massima serie: "Indubbiamente la Serie A faceva parte del programma iniziale però l’impatto con la Serie B è stato difficile perché ci siamo resi conto che ci sono squadre che hanno risorse molto elevate, specialmente con l’avvento del paracadute per le retrocesse dalla Serie A, e in passato lo Spezia ha fatto molti investimenti per arrivare subito in A ma dopo è stato deciso di fare una programmazione valorizzando i nostri giovani e qualche elemento di esperienza. Quest’anno abbiamo avuto questa grande soddisfazione e magari non era l’anno in cui pensavamo di poter ambire alla Serie A, visto che siamo partiti male e alla fine del primo tempo di Pescara eravamo ultimi, ma abbiamo sempre creduto nel lavoro dell’allenatore e del gruppo".

A proposito del mister: "Italiano? Con lui abbiamo un altro anno di contratto e nonostante le voci che lo riguardavano, dopo la fine della stagione ci siamo incontrati e abbiamo trovato l’accordo in 5 minuti. La sua volontà era quella di rimanere a Spezia, l’accordo è stato facile, e per noi era importante continuare con lui".

Sull'emergenza Covid: "Anche il calcio dovrà adeguarsi alle regole generali, quindi la riduzione del numero dei tamponi potrebbe essere importante ma ogni giorno vediamo che il numero dei contagiati cresce. Il fatto di aver ridotto ad uno il tampone per poi riprendere l’attività può essere una cosa positiva, ma è un problema di tutto il Paese e così come aumentano in tutto il Paese è inevitabile che accada anche nel calcio. Siamo sempre tutti controllati ma, ad esempio, Marchizza è risultato positivo nel ritiro della Nazionale. Ce lo aspettiamo che possano arrivarne altri casi ma dovremo per forza adeguarci e tutelari tutti".