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L'OLANDESE

Strootman: “Ozil l’avversario più tosto. Segreto della salvezza col Genoa è stato…”

Strootman (getty images)

Il centrocampista olandese tra presente, passato e futuro

Redazione ITASportPress

Interessante intervista rilasciata a TMW da parte del centrocampista olandese Kevin Strootman reduce da una seconda parte di stagione col Genoa portato alla salvezza con grande personalità. L'olandese ha parlato dell'esperienza al Grifone ma anche di tanti temi legati alla sua carriera.

LIGUE 1 E SERIE A - "Che campionato ho ritrovato? Una competizione che conoscono bene, con tanta qualità. Sicuramente diverso dalla Francia dove il gioco è più fisico. La Serie A è più tattica. I sei mesi al Genoa? Importanti. Dal primo giorno mi sono sentito il benvenuto e ho giocato molto. Siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo di squadra e io mi sono trovato veramente bene. Il gruppo è stato la nostra forza, ha aiutato tanti di noi".

SUL GENOA E LA SALVEZZA - "Il momento decisivo della stagione? Ogni allenamento, ogni partita è stata importante. Se dovessi scegliere un momento direi la vittoria contro lo Spezia. Una gara che veniva dopo il pareggio con il Benevento. Dovevamo vincere e ci siamo riusciti". "Il nostro segreto? Il gruppo. Siamo stati veramente uniti. Tutti quanti, anche chi ha giocato meno. Anche per questo siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo".

MISTER E PATRON - "Ballardini? Lui è di poche parole, ma quando parla dice le cose giuste. Questo è molto importante. Mi ha dato fiducia dal primo giorno e ha fatto un grande lavoro qui al Genoa, merita l’affetto dell’ambiente". "Il mio rapporto col presidente Preziosi? Sta sempre vicino alla squadra, per noi è una cosa molto importante. Lo ringrazio per avermi voluto al Genoa".

CARRIERA - Tra le domande poste a Strootman anche alcune relative alla sua carriera. Dal rivale più tosto alla voglia di tornare in Nazionale: "Ozil è stato l'avversario più difficile. L'ho affrontato in amichevole con l'Olanda. Abbiamo perso 3-0, non ha sbagliato una palla in quella partita. Sapevo che fosse un fenomeno, e in quella partita ne ho avuto dimostrazione". "L'allenatore più importante della mia carriera? Non saprei fare un nome, tutti gli allenatori che ho avuto sono stati importanti per me, ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa, sia nei momenti belli che in quelli difficili".

Infine un pensiero alla Nazionale e al gol più bello segnato: "Se penso ad un ritorno? In questo momento no". "Un gol che porto nel cuore? Quello che ho segnato nel derby di Roma. Rientravo dall’infortunio, ho fatto gol e abbiamo vinto. Vincere quelle partite è sempre una gioia incredibile per tutto l'ambiente".

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