ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

Calcio femminile

Supercoppa femminile va alla Roma: Juventus ko ai rigori

Supercoppa femminile va alla Roma: Juventus ko ai rigori - immagine 1
Primo trofeo della stagione per il calcio femminile

Redazione ITASportPress

La Supercoppa femminile va nella capitale. Non bastano novanta minuti più i tempi supplementari a Juve e Roma per alzare al cielo il primo trofeo della stagione. Alla fine, dopo i calci di rigore, a gioire è la formazione giallorossa. Allo stadio “Ennio Tardini” di Parma, dopo l’1-1 firmato rispettivamente da Giacinti e Boattin, la squadra di Mister Spugna si impone dal dischetto segnando quattro dei cinque rigori a disposizione. Le bianconere escono a testa altissima da questa finale, avendo accarezzato fino alla fine il sogno di vincere la quarta Supercoppa Italiana della loro storia.

Come ci si aspettava alla vigilia, l’intensità è alta sin dalle prime battute. Poche le vere occasioni da gol, ma diverse le situazioni pericolose da gestire per i due portieri. La prima è costruita dalle bianconere al 3’ con un bello spunto di Bonansea che serve Caruso, poi murata al momento della conclusione. Risponde pochi minuti dopo la Roma con un’azione simile che vede questa volta Sembrant murare Haavi. Con il passare dei minuti, però, le giallorosse prendono fiducia e dopo aver impegnato Peyraud-Magnin con un tiro-cross di Giugliano passano in vantaggio con Giacinti che è brava ad agganciare il pallone calciato da Haavi e a sbloccare il punteggio, 0-1.

Le bianconere provano a scuotersi, ma non è facile sorprendere la difesa della squadra di Mister Spugna. Prima del duplice fischio, però, la Juve si avvicina eccome al pari. Nella prima occasione con una splendida punizione di Boattin - da posizione defilata, ma al limite dell’area - che si stampa in pieno sulla traversa. Nella seconda, invece, con la girata mancina di Girelli in pieno recupero che si spegne di poco sopra la traversa. Roma nettamente meno pericolosa dopo il gol segnato. L’unico brivido portato dalle parti di Peyraud-Magnin arriva ancora con una conclusione di Giacinti ben controllata dalla francese.

Il secondo tempo riparte con un’altra Juve in campo, nettamente più aggressiva rispetto al primo. Il risultato di questo cambio di atteggiamento è subito evidente. Al 54’ ci prova Beerensteyn con una conclusione volante dopo un batti e ribatti in area di rigore. Tre giri di orologio più tardi ci prova ancora l’olandese, questa volta con maggiore pericolosità, calciando con la punta dopo una bella azione personale sulla sinistra, ma Ceasar si oppone con i piedi. Il gol delle bianconere è nell’aria e arriva poco dopo. Nella prima frazione il tentativo da calcio piazzato di Boattin si era stampato sulla traversa. Questa volta, da posizione ancora più defilata, non lascia scampo, invece, al portiere delle giallorosse. Traiettoria stratosferica e 1-1.

Sulle ali dell’entusiasmo la squadra di Montemurro continua a spingere sull’acceleratore alla ricerca del sorpasso. Sorpasso che non arriva per poco al minuto 64 con una splendida imbucata di Caruso per Girelli. Cristiana incrocia bene con il destro, ma non trova la porta. La Roma, pur non preoccupando più di tanto la difesa delle cinque volte campionesse d’Italia, prova a rialzare il baricentro per esporsi meno agli attacchi della Juve e il risultato è una situazione di equilibrio che non vede situazioni pericolose né da una parte né dall’altra. Un nuovo squillo, sempre di marca bianconera, arriva però al minuto 80: sul cross da sinistra di Boattin, Ceasar non esce bene, ma rimedia con un grande intervento sulla zampata della neo entrata Bonfantini. Da lontanissimo ci prova anche Rosucci, a giro, ma trova i guantoni del portiere della Roma. È una delle ultime emozioni della ripresa, ma l’ultimissima - e anche la più pericolosa - arriva in pieno recupero con il colpo di testa di Girelli. Anche in questa circostanza Ceasar è super. È tempo di supplementari.

Le squadre sono visibilmente stanche e diventa difficile valutare chi possa spuntarla in questa nuova mezz’ora di gioco. L’unica certezza è che la Juve riparte esattamente come aveva finito i novanta minuti precedenti: attaccando con continuità. Le occasioni più pericolose nel primo dei due tempi supplementari, infatti, sono delle bianconere: Sembrant, di testa, manda di poco a lato e pochi secondi dopo a provarci è Cantore con un bel destro dalla lunga distanza, ma la sfera finisce sul fondo. Nel secondo dei due mini parziali arriva, invece, la reazione della Roma. Glionna si presenta a tu per tu con Peyraud-Magnin, ma viene ipnotizzata dalla francese. È questa la situazione più importante dell’ultimo quarto d’ora di gara, ma il punteggio non cambia ancora. Serviranno i rigori per assegnare il primo trofeo della stagione.

La lotteria dei rigori, si sa, è sempre crudele. Servono lucidità e freddezza dopo oltre 120 minuti. E alla fine, a spuntarla, è la Roma che segna quattro rigori contro i tre della Juve. Decisive le due parate di Ceasar su Girelli e Cantore.

tutte le notizie di