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Supercoppa, la Lega chiarisce: “Le donne saranno libere”

Comunicato del presidente Micciché in merito al caso dei settori dello stadio di Gedda interdetti alle donne: "C'è chi vuole strumentalizzare il tema"

Redazione ITASportPress

La notizia circolata nella giornata di mercoledì riguardo al divieto alle donne, se non accompagnate da un uomo, di assistere alla Supercoppa Italiana tra Juventus e Milan in programma il 16 gennaio a Gedda,  in alcuni settori dello stadio "King Abdullah Sports City", ha fatto scatenare il dibattito, politico e non solo, in merito all'opportunità o meno di accettare quella che nei paesi arabi è ancora oggi un uso comune.

A smentire il tutto però c'ha pensato direttamente la Lega Serie A, organizzatrice dell'evento, attraverso un comunicato firmato dal presidente Gaetano Micciché: "La nostra Supercoppa sarà ricordata dalla storia come la prima competizione ufficiale internazionale a cui le donne saudite potranno assistere dal vivo, senza nessun accompagnatore uomo, come scritto erroneamente da chi vuole strumentalizzare il tema".

Il comunicato prosegue poi specificando i buoni rapporti extra-calcistici tra Italia e Arabia Saudita: "Il caso Khashoggi, avvenuto lo scorso ottobre, dunque mesi dopo la definizione dell’accordo, ha posto la scelta dell’Arabia Saudita sotto i riflettori e doverosamente la Lega Serie A si è interrogata su cosa fosse giusto fare. Il calcio fa parte del sistema culturale ed economico italiano e non può avere logiche, soprattutto nelle relazioni internazionali, diverse da quelle del Paese a cui appartiene. L’Arabia Saudita è il maggior partner commerciale italiano nell’area mediorientale grazie a decine di importanti aziende italiane che esportano e operano in loco, con nostri connazionali che lavorano in Arabia e nessuno di tali rapporti è stato interrotto".