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Swansea, Guidolin: “Un sogno la Premier League. Sono pronto per l’Italia”

Getty Images

Il manager della squadra gallese, ha parlato della sua esperienza in Premier League e della sua possibile candidatura per la panchina della Nazionale azzurra

Redazione ITASportPress

Francesco Guidolin, tecnico dello Swansea, alla sua prima stagione in Premier League ha raccontato dell'avventura sulla panchina dei gallesi ai microfoni de Il Corriere della Sera. L'ex allenatore di Udinese e Palermo, si dice entusiasta di questa nuova esperienza nel campionato inglese, ecco le sue parole: "Essere tra i 20 manager della Premier League è qualcosa di affascinante e stimolante. Sono felice di essere l'allenatore di questo club nel campionato più bello del mondo. Se si torna indietro di due anni, qui i giocatori si cambiavano in un centro sportivo utilizzato anche da altra gente, mentre adesso ci sono due centri d'allenamento uno più bello dell'altro. Il pubblico gallese è gentile e orgoglioso. Ho avuto la fortuna di iniziare una nuova avventura, avevo bisogno di stimoli nuovi".

FAVOLA LEICESTER - "Vedo la squadra di Ranieri con relativa sorpresa, ma con tanta ammirazione. Noi tutti li vediamo giocare e capiamo che stanno sognando ad occhi aperti. I sogni a volte si possono realizzare, perchè se tutti remano dalla stessa parte si uniscono delle forze che sembrano non esistere. Invece ci sono e fanno ottenere risultati incredibili".

LOTTA JUVE-NAPOLI - "In Serie A, sarà uno scontro fino alla fine, basta un inciampo di una delle due squadre per cambiare l'equilibrio al vertice. Il tecnico dei partenopei ha avuto l'occasione che io in passato ho rifiutato, una delle 6/7 chiamate che ho ricevuto quando ero fermo. Ma non ho nessun rimpianto, anzi ne approfitto per fare i complimenti a Sarri. Sono sempre stato convinto che gli allenatori di provincia non esistano. In una grande squadra, avrei potuto far bene anch'io".

NAZIONALE - "Due anni fa, prima che Conte venisse chiamato, ero molto vicino alla panchina dell'Italia, almeno secondo le voci di mercato. Sono contento quando parlano bene di me, perchè credo che nella mia carriera abbia fatto sempre bene. Mi considero come quei registi che non vengono premiati ad Holliwood, ma piacciono tanto. Sono una persona che vive il calcio con grande intensità, ed è per questo che sono diventato il settimo allenatore con più presenze in Serie A. Per quello che ho fatto non devo ringraziare nessuno. Alla mia età credo di aver raggiunto l'equilibrio e la lucidità per poter gestire ogni situazione, anche allenare la Nazionale".

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