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Szczesny e quella sigaretta di troppo negli spogliatoi dell’Arsenal: “Qualcuno lo disse al mister e persi il posto…”

LONDON, ENGLAND - FEBRUARY 25:  Goalkeeper Wojciech Szczesny of Arsenal  looks on from the substitutes bench during the UEFA Champions League round of 16, first leg match between Arsenal and Monaco at The Emirates Stadium on February 25, 2015 in London, United Kingdom.  (Photo by Clive Mason/Getty Images)

Il racconto dell'attuale portiere della Juventus sull'ultima gara giocata in Premier League con la maglia Gunners

Redazione ITASportPress

Wojciech Szczesny torna a parlare di Arsenal e racconta quel vizietto legato al fumo che lo portò all'esclusione dalla squadra. Il polacco ha ricordato ad Arsenal Nation quando venne beccato a fumare negli spogliatoi dopo una partita sotto la guida di Arsene Wenger, l'ultima che il giocatore disputò in Premier League.

LO SAPEVA - Prima del suo passaggio alla Roma, e poi quello successivo alla Juventus, Szczesny ha vissuto diversi anni all'Arsenal tra il 2009 e il 2015. Alti e bassi e anche qualche aneddoto davvero curioso: "Tornando al periodo in cui fumavo regolarmente ricordo che il boss (Wenger ndr) lo sapeva bene", ha detto il polacco. "Lui non voleva assolutamente che qualcuno fumasse, tantomeno negli spogliatoi. E io lo sapevo bene". Ma un giorno... "Sarà stata l'adrenalina della partita, ma una volta, quando la partita era finita e i miei compagni erano ancora sul campo, sono andato verso la doccia, in un angolo, il posto più lontano e meno in vista. Ho preso una sigaretta e ho iniziato a fumare. Nessuno poteva vedermi, ma evidentemente qualcuno mi scoprì e lo disse al tecnico".

PERSO IL POSTO - "L'ho incontrato qualche giorno dopo e fu un po' strano. Mi ha chiesto se fosse vero e io dissi di sì. Tutto è finito così. Mi disse che sarei stato punito e che per alcune gare non avrei giocato. Mi aspettavo di tornare dopo qualche settimana, ma David Ospina, che prese il mio posto, giocò molto bene. Fu inaspettato e io dovetti cercare di riconquistare il mio posto. Magari anche andando in prestito. Sembra strano ma a volte è il modo migliore per tornare il numero uno". Così, quella gara che terminò con una sigaretta, fu l'ultima della sua carriera in Premier League.