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Tacconi (getty images)
Sono ore di apprensione per le condizioni di Stefano Tacconi, storico ex calciatore colto da un brutto malore che lo sta obbligando al coma farmacologico. A raccontare questo momento davvero di difficoltà è stato suo figlio Andrea al Corriere della Sera che ha dato qualche aggiornamento sullo stato del padre.
RACCONTO - Le parole del figlio di Tacconi partono dal giorno del malore: "La mattina si era alzato dicendo che aveva un po' di mal di testa, ha fatto colazione e ha preso un Oki. Non ha mai avuto nulla, per questo non ci siamo allarmati. Un paio d'ore dopo, è sceso dalla macchina crollando all'improvviso. Per fortuna sono arrivati subito i soccorsi", ha spiegato Andrea.
CONDIZIONI - "Dopo l'emorragia cerebrale ha subito un intervento che è andato bene, e ora è in coma farmacologico. Adesso bisogna aspettare e vedere come reagirà il fisico. I medici parlano di un leggero miglioramento, ma sono ancora cose lunghe. Quello che mi dà speranza è che l'ho visto colorito in faccia, ha mosso un po' gli occhi e gli arti. Fisicamente è una roccia".
LAVORO - Su come la famiglia di Tacconi stia vivendo questo momento: "Io e mio padre abbiamo una cantina vinicola, contatti con chi produce Nebbiolo, Barbera o Arneis di qualità, poi noi lo commercializziamo con la nostra etichetta Junic. Cinque anni fa mio padre ha iniziato quasi per gioco, poi mi ha coinvolto. Mio padre è un grande cuoco, si è diplomato all'istituto alberghiero e a casa cucina sempre lui a pranzo e cena. Gli piace moltissimo. Piatto preferito? I risotti, di tutti i tipi".
AFFETTO - "In questi giorni mi ha colpito il fatto che mi hanno chiamato in tantissimi, da tutto il mondo. E' una cosa che mi riempie d'orgoglio. Mio padre è in buone mani all'ospedale di Alessandria; sono tutti molto preparati e sta ricevendo le cure giuste. Sono fiducioso, quando tornerà a casa faremo una grande festa. Con il nostro vino".
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