Il mondo del calcio continua a non trovare una piena unità nelle misure da adoperare nella lotta contro il Coronavirus. Una discrepanza denunciata da Marco Tardelli a La Stampa: "Caro calcio, come ha dimostrato la Dea nella partita di Champions contro il Valencia, tu riesci a portare gioia, allegria ed un senso di normalità di cui abbiamo bisogno in questo momento così difficile e delicato. Questa normalità, però, non deve trasformarsi in irresponsabilità o stupidità. Mi spiego meglio. In Italia si è bloccato giustamente il campionato, forse perfino in ritardo. Il caso Rugani, risultato positivo al coronavirus, ha fatto scattare l'allarme, con conseguente messa in quarantena dei giocatori della Juve e dell'Inter, insieme agli addetti ai lavori. Nel resto d'Europa si è giocato a porte chiuse a Parigi, rinviate le partite di Milano e Siviglia e giocato a Liverpool in uno stadio stracolmo di tifosi inglesi che pensano, poveretti, di essere immuni a questo maledetto virus e di tifosi dell'Atletico Madrid, 2500, arrivati dalla capitale spagnola dove si trovano circa la metà dei contagiati del Paese. Una pura follia".
ITA Sport Press
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Tardelli non ci sta: “Pura follia giocare Liverpool-Atletico a porte aperte”
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