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Tavecchio: “Molti volevano eliminazione Italia per cacciarmi. Sugli stranieri…”

"In questo momento la situazione è confusa, ma Mancini è un ottimo allenatore. Non si può tornare a vincere dall'oggi al domani"

Redazione ITASportPress

La crisi del calcio italiano secondo Carlo Tavecchio, uscito di scena dalla Figc dopo l'eliminazione dell'Italia dal Mondiale in Russia.

Intervistato da Radio Sportiva, l'ex presidente ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

DIMISSIONI - "Io sono stato colpito dalla non qualificazione al Mondiale e mi sono dimesso. Sono convinto che a San Siro contro la Svezia ce ne fossero parecchi che speravano nell'eliminazione degli azzurri come unico modo per rovesciarmi. La rosa della Nazionale parte dai titolari in Italia. In questo momento la situazione è confusa, ma Mancini è un ottimo allenatore. Non si può tornare a vincere dall'oggi al domani".

CONI - "Ci è stato detto che il calcio italiano vive sui fondi CONI e questo è ridicolo. Vive per l'80% con mezzi propri e poi prende un contributo minimo federale. La FIGC ha quattro squadre in Champions League, abbiamo portato il VAR come grande rivoluzione. Seconde squadre? Va stabilita la forma giuridica: è un paradosso che la Juventus voti nell'Assemblea giuridica come tale e lo faccia anche in Lega Pro. Inoltre le regole erano poco chiare. Nel nostro calcio andavano fatte riforme in precedenza. Io ho chiesto più volte di avere massimo cinque stranieri per squadra, ma non sono stato ascoltato. Servivano 18 squadre in Serie A, 20 in Serie B e massimo 40 in Serie C".