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Tavecchio: “Nazionale? Avrei fatto carte false per tenere Conte. Volevo Capello e Donadoni poi arrivò Ventura…”

Tavecchio (getty images)

Parla l'ex numero uno della Figc

Redazione ITASportPress

Carlo Tavecchio, ex presidente della Figc, è tornato a parlare delle vicende legate all'attualità del calcio. Dalla lotta allo scudetto in Serie A fino al periodo poco felice con la Nazionale di Ventura e la scelta del ct che, all'epoca, si era trovato a fare con diverse difficoltà Intervenuto ai microfoni de Il Sogno Nel Cuore su 1 Station Radio, l'uomo ha raccontato diversi dettagli inediti o quasi...

Tavecchio a 360°

 Tavecchio (getty images)

"Avrei fatto carte false per tenere Conte, ma ritenevo non morale pagare la cifra che avrebbe ottenuto dal Chelsea per l’ingaggio", ha detto Tavecchio sull'addio al ct dell'epoca Antonio Conte. "Capello e Donadoni erano le mie prime due scelte per sostituirlo, poi arrivò Ventura. Dimissioni? Presi quella decisione perché pensavo che il paese avesse bisogno di qualcuno che pagasse. Nessuno prese quel tipo di scelta drastica, allora lo feci io".

Sulla situazione economica del calcio italiano e non solo: "La crisi attanaglierà le società di Serie A per diversi anni, e non sono sicuro che basteranno i diritti tv per coprire le spese", ha detto Tavecchio. "Ogni club italiano dovrà rivedere i propri piani, sarà una tragedia che colpirà tutti. Comunque, la situazione era diventata insostenibile già da prima: gli stipendi dei calciatori erano arrivati a cifre improponibili, ottenute, tra l’altro, non rispettando il reale valore espresso in campo ma seguendo altri parametri. La parte economica sarà importante per diversi discorsi non semplici legati agli assetti societari".

E dal punto di vista sportivo: "Scudetto? L’Inter può solo perdere questo campionato. Nicchi? Nonostante qualche screzio in passato, ha fatto un buon lavoro. È stato eletto 4-5 volte come presidente dell’AIA, ed era naturale che ci fosse un cambiamento. Anche il mondo degli arbitri è cambiato, ora possono parlare ai microfoni e con noi, questo, non sarebbe mai stato possibile".

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