"Conoscere un club così grande come il Milan è stato incredibile. Conoscevo il club solo dalla PlayStation: da bambino giocavo a Pro Evolution Soccer con il Milan e Ronaldinho. Quando sono andato a fare le visite mediche per la prima volta e ho visto la maglietta con il logo del Milan alla visita medica, non riuscivo a crederci. Ero incredibilmente orgoglioso e felice in quel momento. Mi sono scattato subito un selfie".
Parlando di leggende rossonere: "Mi è sempre piaciuto lo stile e il modo di giocare di Kevin-Prince Boateng. In generale, devo dire che mi ci sono voluti alcuni giorni o settimane per capire che stavo davvero giocando per il Milan".
Un curioso aneddoto anche su Ibrahimovic: "Mi chiedevo come fosse quasi ogni giorno. Zlatan è stata la seconda persona che mi ha parlato al Milan. La squadra aveva una partita, io ero in sala pesi, in bicicletta. Zlatan si è avvicinato a me. Io sono alto, ma lui mi sovrastava in altezza e larghezza. È stato un momento cruciale. Non avevo paura di Zlatan, ma avevo rispetto. Ero felice di condividere lo spogliatoio con una delle più grandi personalità del calcio mondiale degli ultimi decenni. Mi ha detto 'benvenuto'".
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