Il docufilm "Mi chiamo Francesco Totti" di Alex Infascelli è uno degli argomenti di discussione più frequenti tra gli appassionati. La storia dell'ex capitano della Roma ha mostrato alcuni lati meno noti del "Pupone", a partire dagli inizi calcistici con la Lodigiani, quando il suo mito non aveva stregato moltissimi tifosi.
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Totti, richiesta speciale dalla Borgata Gordiani: “Ci serve il tuo aiuto. E quelle 5 mila lire…”
L'ex capitano della Roma è il protagonista del docufilm "Mi chiamo Francesco Totti"
RICHIESTA
Dopo la visione del film è arrivata una richiesta speciale a Totti dalla Borgata Gordiani. La società calcistica ha postato sui propri canali social un messaggio particolare: "In questo brevissimo estratto del film “Mi chiamo Francesco Totti” di Alex Infascelli in molti si saranno concentrati su un giovanissimo Francesco, ai tempi calciatore della Lodigiani, intento a calciare un rigore. Altri avranno sorriso ascoltando l’aneddoto delle 5 mila lire. Noi no. Noi ci abbiamo messo un secondo a riconoscere quel campo di terra battuta. Il nostro campo. Forse non lo sai France’, ma oggi quella porta non c’è più. Quegli spogliatoi alle spalle non ci sono più. Non ci sono più arbitri. Niente più guardalinee (che a esse sinceri da ‘ste parti non se vedevano da un po’). Ma soprattutto non ci sono più bambini che giocano e non ci sono più tutte quelle persone li fuori a guardarli. Te lo ricordi? Hai giocati negli stadi più belli del mondo, lo sappiamo. Eppure siamo convinti che quel campo sotto al monumento non te lo sei potuto scorda’. Per noi era tutto. Per tanti è stato quello che è stato per te il campo della Fortitudo. Il campo a cento metri da casa. Quello dove si comincia. Quello dove ci si innamora di questo sport. Per noi, che siamo una realtà formata da ragazzi nati e cresciuti in questo quartiere, quel campo oggi è l’unica possibilità per provare a rendere veramente accessibile il diritto allo sport in un quartiere popolare come il nostro. Oggi quel campo non c’è più. Di quel campo resta solo una porta (l’altra), un enorme vuoto e un mare di ricordi. Rimpianti no. Di quelli non ne abbiamo. Le abbiamo provate tutte. Abbiamo baccagliato quando sono arrivate le ruspe interrompendo i lavori, siamo andati ai Consigli del Municipio, abbiamo raccolto firme e presentato progetti. Niente. Non c’hanno mai ascoltato. Oggi però abbiamo scoperto che su quel campo anche tu hai scritto un pezzetto della tua storia. Quella che pensavamo essere una storia solo nostra è una storia anche tua. E allora ancora una volta non vogliamo avere rimpianti e parliamo con te. Dacce da mano France’. Ridiamo ai ragazzini di questo quartiere il sogno di entrare in campo e cercare con gli occhi i genitori sotto quel monumento. Restituiamogli il diritto allo sport e il sogno di fare gol nella porta dove ha segnato Francesco Totti. Ridiamo a questo quartiere l’unico servizio che aveva. Vorremmo rivedere i bambini che giocano e le persone del quartiere intorno. Com’era prima. Com’era quando hai segnato quel rigore. È questo il nostro sogno. Niente di più. Tu puoi aiutarci a realizzarlo. Ascoltaci almeno te, France’… e non te scorda’ che ce devi 5mila lire!”. E ora come risponderà Totti?
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