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Trapattoni: “Conte si è fatto da solo. Gli allenatori italiani sono preparati”

"Sono favoriti dall’avere alle spalle una carriera da calciatori di alto livello internazionale, ma come conoscenze tecnico-tattico e soprattutto come abilità nella gestione del gruppo non temono confronti"

Redazione ITASportPress

Giovanni Trapattoni, ex allenatore di Milan, Juventus e Inter, ha concesso una lunga intervista a 'Il Corriere dello Sport'; ecco quanto dichiarato: "L’arma in più dei nostri allenatori è la minuziosa attenzione che mettono nel loro lavoro. Sono favoriti dall’avere alle spalle una carriera da calciatori di alto livello internazionale, ma come conoscenze tecnico-tattico e soprattutto come abilità nella gestione del gruppo non temono confronti. Sanno quello che bisogna fare per vincere e si adattano al Paese dove vanno. Io ho avuto anche la fortuna di avere molti nazionali e ho avuto i risultati dalla mia parte. Sono questi che contano più di tutto il resto. L’avvocato Agnelli, quando con la Juventus non giocavamo bene, dopo la partita veniva da me e mi diceva: “Trapattoni, oggi non mi sono divertito, ma l’importante è aver vinto. Bravo". 

CONTE - "Antonio ha vinto con me alla Juventus e poi come allenatore si è fatto da solo, partendo dalla Serie B. In Inghilterra è arrivato dopo l’esperienza alla Juve e alla Nazionale. E’ concreto e pratico, il perfetto esempio della filosofia “Piuttosto che niente, è meglio... piuttosto” (ride, ndr).

ANCELOTTI - "Dopo aver vinto tutto in Italia, ha trionfato in Inghilterra, in Francia, in Spagna e ora lo farà in Germania. Mi ha superato, senza dubbio. La sua bravura è stata quella di aver assorbito in tutte le nazioni quello che serviva senza però stravolgere il suo credo calcistico. Il fatto di essere stato uno straordinario centrocampista lo ha aiutato. Lo avrei voluto nelle mie squadre, ma non me lo hanno mai venduto".

CARRERA - "Massimo è una bella sorpresa. Da calciatore l’ho fatto esordire io e adesso sta mettendo in pratica tutto quello che ha imparato dai tecnici che ha avuto in carriera. In Russia ha dimostrato di avere stoffa. Non voglio appropriarmi di meriti che appartengono a Conte e Carrera. Io ho fatto tesoro degli insegnamenti di Nereo Rocco, Liedholm e tutti gli altri. Loro magari adesso si ricordano di qualcosa che dicevo io".

MONTELLA, GASPERINI E DI FRANCESCO - "Montellino” è un passo avanti agli altri perché è un ragazzo eccezionale e al Milan ha fatto qualcosa di speciale. Anche Gasperini e Di Francesco però sono bravi e stanno tirando fuori il massimo dal materiale che hanno a disposizione".

RANIERI - "Claudio ha ottenuto un risultato eccezionale perché ha portato a vincere il titolo una squadra che lottava per la salvezza. Vorrei fargli i complimenti per telefono, ma intanto sfrutto questa intervista per dirgli che è stato grande".

MANCINI - "Roberto ha già vinto all’estero con il City. Lui è un fuoriclasse e non si può discutere".