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Trezeguet: “Juve favorita dalla rosa. In Italia ho cambiato mentalità”

Le parole dell'ex bomber bianconero

Redazione ITASportPress

La Serie A si interroga sulla possibilità di riprendere la stagione. In caso di ripartenza, la Juventus avrebbe la possibilità di tentare l'assalto al nono scudetto consecutivo. Uno scenario possibile secondo David Trezeguet. L'ex bomber bianconero spiega le sue sensazioni ai microfoni di Sky Sport: "La Juventus ha una rosa ampia e di qualità, con cinque cambi i mister hanno più scelte. Ma dai un’idea chiara anche al gruppo, ti mantiene alta la voglia di essere protagonista. Non sarà semplice gestire soprattutto il lato emotivo. La Juve ha un vantaggio. I giocatori fanno la differenza".

BOMBER - Trezeguet analizza anche la crescita del campionato italiano, particolarmente adatto a far crescere gli attaccanti: "In Italia c’è sempre stata una mentalità che i grandi attaccanti devono segnare. L’unica richiesta che mi è stata fatta in dieci anni di Juve è stata questa. Poi io ho avuto la fortuna di conoscere un campionato italiano dove c’era un livello straordinario. Mi ha cambiato la mentalità. Ora c'è la volontà di tornare in Italia, il campionato si avvicina ai nostri tempi. Quando sono arrivato qui mi ha sorpreso il livello. Io mi sono sempre considerato un giocatore più lento, lavoravo sulla velocità di mente. Guardavo tanti video per trovare qualche vantaggio. A me piaceva lavorare durante gli allenamenti. Poi cercavo sempre di farmi aiutare dai difensore più esperti".

MONDIALE - Non manca una curiosità legata al Mondiale 2006, nel quale Trezeguet fallì il calcio di rigore decisivo a favore dell'Italia nella finalissima: "A 19 anni mi presi la responsabilità a Francia 1998 e segnai. Nel 2006 non volevo far ritrovare i miei compagni più giovani nella mia stessa situazione. Credo che ogni rigore abbia la sua storia. Poi il 2006 è stato l’anno in cui la Juve retrocesse in B, è stato un periodo molto negativo. La difficoltà mi ha insegnato tanto, sono diventato più forte mentalmente".

DIFENSORI - Infine una considerazioni sui difensori più difficili affrontati in campo: "Costacurta-Maldini è stata una coppia interessante. La coppia più cattiva quella composta da Fernando Couto e Mihajlovic (ride, ndr)".