"Quando ero bambino, tornato a Buenos Aires, e nacque fortissima la voglia di giocare: feci a 10 anni un provino al Platense e fu per me il primo approccio con il calcio vero, le regole, un allenatore, i compagni di squadra. Ricordo quel giorno, come ricordo anche benissimo la mia prima volta in allenamento con i professionisti: avevo 16 anni, quell’evento per me fu unico, un mix di emozioni, di voglia, forse anche di paura".
"Sei giovane, ti trovi davanti a uno spogliatoio di professionisti, che ti guardano come uno 'piccolo', ti danno consigli e ti regalano i dettagli utili per quella che sarà la tua vita da giocatore. Per la prima volta si unì in me l’aspetto del divertimento all’idea che giocare potesse diventare un lavoro. Il resto è storia...

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