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Ulivieri: “Tavecchio ingannato. Ventura? Non ha retto le pressioni”

Ulivieri (Getty Images)

Il presidente dell'Assoallenatori non scende dal carro dell'ex numero uno della Federcalcio

Redazione ITASportPress

La poltrona di presidente federale è vacante dopo le dimissioni di Carlo Tavecchio, invocate da buona parte di tifosi e opinione pubblica dopo il devastante fallimento della Nazionale, incapace di qualificarsi al Mondiale 2018.

Dal presidente del Coni Malagò in giù, la moral suasion per costringere Tavecchio al famoso passo indietro ha fatto effetto, eppure c’è chi prende le parti dell’ex presidente Figc.

Si tratta di Renzo Ulivieri, ex oppositore di Tavecchio tre anni fa ai tempi della prima candidatura, ma ora fermo difensore. Secondo il presidente dell’Associazione Allenatori, nonché vice-presidente Figc uscente, l’ex presidente è stato vittima di un “gioco sporco”:

"Alle ultime elezioni andai da Malagò per confrontarmi su come mi sarei dovuto confrontare e lì trovai anche Cosimo Sibilia - racconta Ulivieri - Insieme decidemmo di sostenere Tavecchio perché avemmo l'accordo sull'obbligatorietà degli allenatori nelle scuole. Lo feci per quella causa. Negli anni ci sono stati due Tavecchio: il primo, un po' ingenuo, colpito da grandi polemiche dopo alcune gaffe che sono state strumentalizzate e il secondo, con il quale sono andato d'accordo, che è stato importante per la ristrutturazione e la riorganizzazione finanziaria della Figc. Negli ultimi giorni gli hanno teso un trabocchetto, tutti hanno fatto a gara per fuggire e prendere le distanze. Io gli sono stato vicino, ci ho messo la faccia. Provo pena per coloro che pretenderebbero una medaglia per aver sventato il commissariamento. Doveva essere seguito un percorso istituzionale e Tavecchio doveva rassegnare le dimissioni non per pressione, ma davanti a un consiglio federale completo anche di A e B. C'è stata qualche furbata di troppo, come quella della Lnd, che tra l'altro Tavecchio lo aveva pure candidato”.

Da allenatore, Ulivieri non può poi sottrarsi a un giudizio sull’operato di Gian Piero Ventura: “Non lo giudico. Mi è piaciuto fino alla Spagna, poi ci sono state troppe pressioni. Chi occupa un ruolo come il suo deve reggerle e lui non ci è riuscito. Siamo fuori dal Mondiale, è una cosa molto pesante, bisogna prenderne atto con serietà".

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