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Van Basten rivela: “Mai nato feeling con Sacchi, Ibra un provocatore”

Van Basten (getty images)

L'ex fuoriclasse olandese rivela alcuni aneddoti della sua carriera

Redazione ITASportPress

Grandi amori e profondi dispiaceri. La vita da calciatore di Marco Van Basten è stata anche questo. L'ex fuoriclasse olandese si è raccontato a 7, inserto del Corriere dello Sport, in occasione della sua biografia Fragile. Queste le sue parole: "A Milano mi sentivo come se fossi parte di una famiglia. Insieme abbiamo vissuto una vita intera. Mi avete visto nascere, come giocatore e come uomo. Mi avete visto crescere. E purtroppo avete visto la mia fine. Ero convinto che sarei durato per sempre, dicevo ai miei compagni che avrei smesso a 38 anni. All'inizio non capivo. Ero troppo concentrato sul mio stare male. Mi chiedevo perché quella sofferenza dovesse toccare proprio a me. Non ho mai avuto una risposta".

SACCHI - "Non c'è mai stato feeling personale tra me e lui. Non mi ha mai dato l'impressione di essere onesto nei rapporti umani. Quando non era contento di come ci allenavamo, se la prendeva con i giovani, con i più deboli, che magari invece erano in testa a tirare il gruppo".

IBRAHIMOVIC - "Tornai all'Ajax da allenatore e un ragazzo mi provocò. 'Sei Van Basten', mi disse passandomi la palla, fammi vedere cosa sai fare. Ma io ormai non potevo più muovere la caviglia. Chi era? Sono sicuro che lo conoscete. Si chiamava Zlatan, di cognome Ibrahimovic".