Van Gaal: “Mbappé e Neymar non giocano per squadra. Psg non vincerà mai Champions se…”

Non solo le parole sul proprio futuro - con i numerosi rumors di un suo ritorno alla guida dell'Olanda - Louis Van Gaal parla a L'Equipe anche del suo essere tecnico e delle difficoltà che spesso si incontrano ad allenare le grandi stelle. Con la solita schiettezza, il mister non si è tirato indietro parlando soprattutto di Neymar e Mbappé ed inevitabilmente di Psg.

STELLE - "Allenare e essere allenatore è una ricerca perpetua. Da allenatore scegli i giocatori e questa è una grande differenza. Cerco di avere il controllo sulle mie squadre, sempre. E quando non succede, me ne vado", ha esordito il mister. "Mbappé e Neymar? La maggior parte dei giocatori non può avere una visione generale degli interessi della squadra. Ma è sempre più importante degli interessi individuali. Immagina di allenare Mbappé: beh, penso sia complicato. È una sfida. Fisicamente e tecnicamente è un giocatore fantastico. Ma tatticamente non è ancora ai massimi livelli. Quando può passare la palla, spesso dribbla e la perder - e succede spesso - lui gioca per la squadra? Me lo sto chiedendo. Si chiama gestire il tuo stato e il tuo essere all'interno di un gruppo, anche come essere umano. Stai mostrando modestia? E Neymar? Pensi che Neymar giochi per la squadra? Non credo. Mi piace il fenomeno che riesce a gestire il suo ambiente. Giocatori come Kanté e Modric sono un esempio di buoni giocatori che lavorano per la squadra".

PSG - Continuando il suo discorso sui due fuoriclasse, si passa al Psg: "Credo che non vincerà mai la Champions se non giocheranno come squadra. Non è una questione di talento ma di personalità che devono giocare insieme! E naturalmente interazioni tra allenatore e giocatori, tra interesse collettivo e quello individuale. Tutti devono accettare il carattere e la personalità di ogni giocatore, anche la grande star, ha concluso Van Gaal.