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Ventura: “Seguo Chiesa e Spinazzola. Un rimpianto? O’Neill, era più forte di Veron”

Le parole del c.t. dell'Italia in un'intervista a "Il Messaggero".

Redazione ITASportPress

Lunga intervista a "Il Messaggero" per il commissario tecnico dell'Italia, Gian Piero Ventura. Questi gli estratti più significativi.

ITALIA - "Il mio vantaggio è avere un gruppo di giocatori come Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini e De Rossi. Quando entrano in campo è come se avvertissero gli altri: “Ci si allena così”. Io non devo dire niente, pensate un po’."

GAGLIARDINI-INTER - "Non mi sono meravigliato. Non è una novità per me. Sarà felice Percassi. È bastata la convocazione per far diventare il centrocampista uomo mercato. Ma il merito è del ragazzo e del club. Non è l’unico. Ma io sono stato molto chiaro con i club quando chiesi gli stage".

CHIESA E GLI ALTRI - "Stiamo continuando a seguire il primo gruppo di calciatori convocati ma anche le novità che emergono dal campionato, come ad esempio Chiesa e Spinazzola che si stanno ritagliando uno spazio sempre più importante in questo campionato. Avremo modo di vedere anche Berardi. A maggio farò una o due amichevoli: la teoria non è sufficiente, serve anche la pratica per essere certi che un giocatore è pronto per far parte del gruppo"

UN RIMPIANTO - "O’Neill. Il più grande che ho allenato. Pe rme più forte anche di Veron. Me lo sono goduto, però, appena un anno. Aveva dei problemi e non c’è stato niente da fare. Sono riuscito ad avere il meglio da lui per un campionato solo. Comunque anche con l’argentino il Cagliari fece una plusvalenza, cedendolo alla Juventus e ricevendo 18 miliardi più il prestito di Ametrano".