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Cosa unisce Vercelli e Napoli? In apparenza nulla, dato che all'orizzonte non ci sono incontri tra la Pro e gli azzurri di Maurizio Sarri. Eppure nel lontano Piemonte c'è un giovane portiere che magari la maglia del Napoli sogna di indossarla, ma che intanto si è meritato quella del proprio idolo, Pepe Reina.
Per meriti sportivi? Non esattamente, perché il piccolo Gianuca Crittino, 8 anni, portiere del Borgovercelli, ha fatto qualcosa di meglio rispetto a una parata spettacolare. Ha fatto convalidare un gol che aveva subito e che l'arbitro aveva erroneamente annullato. L'episodio è avvenuto a febbraio, è stato riportato da La Stampa ed è piaciuto a tal punto alle autorità vercellesi che Gianluca è stato premiato durante la cerimonia per il 166° anniversario della fondazione della Polizia di stato insieme agli eroi veri, come chi ha salvato persone che stavano per cadere nel vuoto appese a una finestra.
Ma Gianluca un eroe nel calcio di oggi lo è comunque perché durante il "Memorial Ugo Ferrante", torneo riservato alle classi 2009 e 2010 e intitolato alla memoria dell'ex difensore della Fiorentina e della Nazionale, vercellese doc, ha convinto l'arbitro a convalidare un gol segnato dal Blanzè e annullato per errore perché, secondo il direttore di gara, era stato segnato direttamente da fallo laterale, cosa non permessa dal regolamento: "No, è valido l'ho toccata io la palla" ha detto Crittino. Risultato: rete valida, 1-1, stretta di mano del direttore di gara e applausi a scena aperta alla festa della Polizia. Il trofeo più bello, però, ricevuto dalle mani del questore Rosanna Lavezzaro, è stato la maglia di Reina, portiere della sua squadra del cuore. In attesa, un giorno, di diventarne erede. Sempre all'insegna del fair play.
Reina fa la spesa, Napoli si ferma...
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