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CONVOCAZIONE

Vicario e la prima chiamata dell’Italia: “Emozione enorme. Ecco come l’ho saputo”

Vicario Italia
Le emozioni del portiere dell'Empoli per la prima chiamata in Nazionale.

Redazione ITASportPress

Guglielmo Vicario ha raccontato ai canali ufficiali della Nazionale le emozioni provate per la prima convocazione con la maglia dell'Italia. Simpatico il racconto sul modo in cui è venuto a sapere della chiamata del CT Mancini ma anche molto curiose le parole sullo spogliatoio.

IMPATTO - "L'impressione è stata super positiva, è un gruppo di ragazzi bravi che hanno voglia di lavorare", ha detto Vicario sull'ambiente della Nazionale.

CONVOCAZIONE - Sulle modalità con cui è venuto a sapere della convocazione per l'Italia: "Ero in ritiro perché dovevamo giocare a Bologna il giorno dopo. Si è presentato il ds dell'Empoli Accardi davanti a tutta la squadra ed è stato un momento molto emozionante, non so quante volte ho riletto la lista. L'emozione è stata enorme, fa piacere essere qui". "Se è vero che mi sono preso a schiaffi? Sì, ero sul letto, leggevo la lista e non ci credevo. E allora mi sono dato qualche schiaffo per accertarmi che fosse tutto vero. Dicevo 'sono vivo o morto?' (ride ndr)".

PORTIERE - Sull'essere portiere: "Ho indossato i guantoni intorni ai 6 anni. Ho sempre voluto fare il portiere, la vocazione è sempre stata quella di stare in porta". "Se è cambiato il ruolo negli anni? Sì, sia nelle richieste che nelle dinamiche di gioco. Si chiede al portiere di partecipare alla manovra ed è un qualcosa che ti arricchisce".

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