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Vidal: “Coronavirus? Un incubo. Sono preoccupato perché non si sa quando tutto questo finirà…”

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Il centrocampista cileno e la situazione della Spagna

Redazione ITASportPress

"Coronavirus? È un incubo, una preoccupazione costante". Parola di Arturo Vidal. Il centrocampista del Barcellona affronta il periodo di emergenza per il Covid-19 in quarantena nella sua abitazione in Spagna. Come tutti i giocatori, anche il cileno è chiamato ad allenarsi stando nella propria abitazione per rispettare le norme di sicurezza imposte dallo Stato.

Parlando a Canal 13, come riporta anche Sport, Vidal ha raccontato come sta vivendo questo terribile momento: "Tutto ciò è molto strano. Dover essere a casa, vedere che le persone muoiono ogni giorno e in tutto il mondo, non stare con i bambini come si vorrebbe, tutto è diverso. È una preoccupazione costante, come un incubo che procede sempre peggio", ha ammesso il centrocampista.

VITA - "Occorre essere forti e collaborare il più possibile. Per me è difficile essere qui in Spagna, accendere la TV e vedere cosa sta succedendo, la paura della gente. Non avrei mai pensato che ciò potesse accadere, ma sta realmente accadendo". "Spero che finisca il più rapidamente possibile e che tutto ritorni alla calma. Sono molto preoccupato per ciò che sta accadendo. Ho grande tristezza e sono preoccupato anche perché nessuno sa quando questo si fermerà". E passando al pallone: "Io mi alleno sempre due volte al giorno. Pranzo, guardo un film, chiamo i bambini, mi riposo e finisco la giornata con un allenamento. Ma non andare al club, non vedere i compagni, non condividere con loro tutto questo è difficile. Sapere anche che ci vorrà molto tempo prima di andare in Cile è complicato, è molto strano".

SOLIDARIETA' - E proprio sul suo Paese e la campagna avviata con Gary Medel per raccogliere fondi per la Croce rossa cilena, Vidal ha spiegato: "L'idea è che tutti noi (calciatori ndr) che abbiamo ricevuto l'amore del pubblico, delle persone che vanno allo stadio, e che ci seguono attraverso i social network possiamo restituire loro qualcosa. Vogliamo raccogliere risorse aiutandole attraverso la Croce Rossa cilena. Servono mascherine, forniture mediche, guanti, sapone e molte altre cose. La Croce Rossa fa un lavoro straordinario e sanno bene cosa è necessario".