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Vieri: “Mercato noiosissimo. Nuovo Bobo? Nessuno come me. Su Donnarumma e Buffon…”

Vieri (Getty Images)

Lunga intervista rilasciata dall'ex attaccante ai taccuini del Corriere dello Sport

Redazione ITASportPress

A due giorni dal suo 44esimo compleanno, Christian Vieri rilascia una lunga intervista ai taccuini del Corriere dello Sport; ecco quanto dichiarato dall'ex attaccante:

BOBO SUMMER CUP - "Siamo carichi. L’organizzazione della Bobo Summer Cup, che a breve prenderà il via, è stato un lungo percorso. Sono molto contento perché potremo portare sulla sabbia del Fantini Club di Cervia tanto divertimento e tanti personaggi del mondo del calcio e non solo che si uniranno a tutti i presenti per giocare, ridere e, anche, fare del bene a chi è stato colpito dal terremoto e per questo merita l’affetto concreto di tutti noi".

CALCIOMERCATO - "E’ noiosissimo. Ormai da qualche anno, purtroppo, in Italia non si assiste più a grandi operazioni come in passato".

SERIE A - "Ho il timore che il livello non potrà che rimanere invariato. La Juventus la farà nuovamente da padrona e le altre inseguiranno. Certo, siamo solo a inizio luglio e c’è il margine per fare ottimi acquisti e provare a colmare il gap con i bianconeri, ma, come dicevo, temo non ci saranno grandissime emozioni".

JUVENTUS - "Maledizione Champions League? Sinceramente la vedo in maniera diversa. La Juventus è una grande società e per arrivare due volte in tre anni in finale significa che sei una grande squadra. Poi, ci vuole anche un pizzico di fortuna, e la Juventus ha preso le due squadre più forti del momento. Credo che esserci arrivati sia già un ottimo risultato e un ottimo punto di partenza per migliorarsi ancora".

INTER - "Dovrà lavorare molto sul mercato e provare ad acquistare giocatori importanti capaci di fare la differenza, ma di sicuro le basi, soprattutto economiche, sembrano essere solide e concrete. E questo è già un ottimo punto di partenza per guardare al futuro con fiducia. Forse non potrà fin da subito essere lì a contendere il primato, ma nel giro di breve tempo credo potrà tornare ad essere l’Inter che tutti ricordiamo".

NAPOLI - "Non credo cambierà di molto. Devono fare il salto di qualità necessario per competere e ambire alla vetta. E’ un’ottima squadra che gioca bene e fa divertire. Forse le manca quella giusta dose di cinismo e di continuità: se le acquisisce, può fare davvero la differenza".

ROMA - "Faccio fatica a immaginarla senza Totti. Senza il 10 in campo sarà un’altra Roma. Il tempo passa e prima o poi smettiamo tutti, ma è chiaro che la prima stagione segnerà una svolta epocale che non potremo ignorare o non notare".

MILAN"Ho qualche dubbio in più. Hanno preso un buon centravanti, André Silva, che mi piace, ma non vedo i top player indispensabili per arrivare e restare lassù. E’ chiaro che la società fa ciò che può e ciò che le finanze le permettono, per cui è necessario concedere loro il tempo di insediarsi, prendere coscienza e dimestichezza con un brand glorioso come quello del Milan, ma per vincere servono i campioni".

ITALIA - "Sono tutti dei buoni giocatori che possono migliorare molto con l’esperienza e con l’aiuto dei più esperti. Ritengo ci sia un’ottima base rispetto al passato dove la mancanza di un vero e proprio ricambio generazionale ci aveva forse un po’ troppo limitato. E poi un pensiero va al mio amico Di Biagio che ha fatto un ottimo Europeo, ma soprattutto ha insegnato calcio ai giovani e gettato le basi per la loro crescita. Da cinque-dieci anni assistiamo all'esplosione di giovani promettenti e questo significa che è stato fatto un buon lavoro di programmazione".

EREDE - "Nessuno mi somiglia. Non ci sono mancini come me. E poi credo non abbia molto senso andare a caccia di paragoni che non servono a nessuno. Ognuno ha il suo stile di gioco e credo ci siano tanti ottimi talenti. Belotti, per esempio, mi piace molto. Deve essere un belva. Deve fare come Pulici: lotta e battaglia col cuore. Se pretendiamo che alzi la testa per impostare, fare la giocata o altro, perderemo molto del suo grande talento".

ATTACCANTI - "La mia top 5? Higuain è il più completo, poi vedo Belotti e Dzeko, che l’anno scorso ha fatto un grande campionato, infine Icardi, che deve però imparare a giocare più per la squadra e, Immobile. Poi, personalmente, apprezzo moltissimo Mertens: non sai mai dove sta e poi c’è, ha dei colpi che fanno davvero impallidire".

DIFENSORI - "Ho preso scarpate e botte da tutti (ride, ndr), ma Maldini era forse il più forte contro cui ho giocato".

ALLENATORI - "I migliori cinque sono Ancelotti, Zidane, Mourinho, Conte e Guardiola. Se devo fare una classica dei migliori allenatori di sempre, invece, Capello, Lippi, Mourinho, Ferguson e Sacchi. Io allenatore? No, non è mai stato nei miei pensieri".

DONNARUMMA - "Il rinnovo è la scelta giusta, ma ci ha messo troppo tempo a farla. A 18 anni, con tutta la carriera davanti, avrei sposato con maggiore rapidità la società che mi ha fatto esordire e che in questo momento ha bisogno di avere dei punti fermi. Erede di Buffon? Gigi è unico, se Donnarumma sarà il suo erede lo dovrà dimostrare nei prossimi vent’anni e non sarà semplice".

BUFFON - "Gigi tiene botta anche se inizia ad essere un mohicano con qualche pelo bianco sulla barbetta. Sarà per questo che ogni tanto si rade… (ride, ndr). Gigi è un amico. Un portiere fenomenale che continua a stupire e a meritare il grande rispetto che tutti abbiamo per lui".

BERNARDESCHI - "Per crescere bisogna giocare in grandi società e in grandi stadi. La Fiorentina è certamente una società gloriosa, ma ultimamente non ha più raggiunto determinati livelli. Probabilmente per Bernardeschi è la scelta giusta quella di voler andare via".

CASSANO - "Serve voglia di allenarsi, di fare sacrifici, di mettersi a disposizione del gruppo e dei compagni. Se tutto questo ci sarà, Antonio potrà ancora una volta fare la differenza".

AMICI - "In questo mondo ho stretto legami particolari con Inzaghi, Lippi, Bombardini e Ronaldo".

NESSUN RIMPIANTO - "Mai stato campione del mondo? Non ho rimpianti. Non ne ho mai avuti caratterialmente. Né in merito alla mia carriera, né nella vita privata".

RICORDI - "I più belli sono quelli legate alle vittorie. Tutte. Nessuna esclusa…".