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Yaya Touré, la confessione: “Ho proibito a mio figlio di giocare a calcio a causa del razzismo”

Così l'ivoriano a L'Equipe

Redazione ITASportPress

Quello della lotta al razzismo è un tema che sta particolarmente a cuore a Yaya Touré. L'ivoriano, nel corso di un'intervista a L'Equipe, ha addirittura ammesso di aver proibito a suo figlio di giocare a calcio proprio a causa della discriminazione presente nell'ambiente. Queste le sue parole.

RAZZISMO - "In futuro vorrei vedere qualcosa di bello, vorrei vedere i giocatori potersi esprimere liberamente. Talvolta, invece, mi rattristo: il razzismo mi fa sempre male. Ho un figlio che vorrebbe fare il calciatore, ma io gli detto di no: non può farlo, lo deve accettare. Il motivo? E' proprio legato al razzismo".