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TALENTO

Yeboah: “Genoa, anno difficile. Nazionale con Mancini è stato fantastico. In futuro…”

Kelvin Yeboah

Il giocatore del Genoa si racconta tra club, Nazionale e desideri per il futuro

Redazione ITASportPress

Una stagione ricca di esperienze per KelvinYeboah, giovane calciatore ora al Genoa. Prima l'exploit con lo Sturm Graz in Austria, poi il passaggio a gennaio al Grifone ed infine la chiamata per lo stage di Coverciano con l'Italia di Roberto Mancini.

L'attaccante classe 2000 si è raccontato a 360° a Goalsottolineando la gioia per essere stato chiamato dalla Nazionale italiana e marcando la voglia di crescere e fare bene anche in futuro.

INIZI - "Quando ero piccolo guardavo molto Ronaldinho e anche Ronaldo brasiliano, poi Cristiano quando era al Manchester United. Seguivo anche Robinho, Pato… Tanti brasiliani? Sì, come non potevo? Sono la miglior nazione di calcio al mondo", ha spiegato Yeboah parlando dei giocatori maggiormenti ammirati. "Crescere calcisticamente in Italia è una grande sfida, ci sono tanti grandi difensori, allenatori molto preparati tatticamente, quindi ti porta ad essere più creativo per crearsi spazi e saltare l’uomo. Per gli attaccanti è un grande posto, perché bisogna impegnarsi per segnare".

STAGIONE - In quest'ultima stagione stava facendo molto bene con lo Sturm Graz, successivo all'esperienza al West Ham, poi a gennaio il passaggio al Genoa: "Papà ha pensato che l’Inghilterra potesse essere adatta alla mia crescita e che si poteva cercare un club lì. Mi sono trasferito quando avevo 15-16  anni, fatto un paio di provini, poi sono andato al West Ham, per poco però. Avevo un agente che mi ha detto che avrei dovuto giocare subito in una prima divisione, perché stavo diventando fisicamente forte. Quindi ho girato un po’ facendo vari provini e alla fine sono andato in Austria. È stata un’esperienza molto positiva. Ho imparato tanto, a partire dall’essere solo, vivere da solo, è stato fantastico anche per questo. Sono cresciuto. In campo ho avuto tanto spazio e ciò permette di costruirsi tanta fiducia”.

ITALIA E FUTURO - Poi appunto il Genoa con un futuro tutto da scrivere: "In questi giorni ho pensato solo alla Nazionale per ora quindi ancora non ho preso una decisione. Poi parleremo con il Genoa e vedremo quale sarà la migliore opzione. È stata un’annata intensa e difficile, dentro e fuori dal campo. Ho imparato tanto, anche mentalmente, anche se solo in pochi mesi. Non abbiamo raggiunto l’obiettivo, ma cerco sempre di guardare il lato positivo".

NAZIONALE - A proposito dell'Italia: "È stata una bella sensazione essere con il CT è il suo staff. È stato fantastico. Il livello era alto, conoscevo molti dei miei compagni quindi per me è stato facile giocare con loro. Non ho parlato molto con il mister. È una persona tranquilla. Ho parlato più con De Rossi, che era con lui. Mi ha dato qualche suggerimento. Lo staff in generale è stato molto disponibile. Esser in nazionale è sempre una bella sensazione". E ancora: "Ora sono con l’Under-21 e penso a dare il meglio qui, poi vedremo. Di certo essere chiamato da Mancini e conoscere la nazionale maggiore è bello. L’Italia è parte di me, sono cresciuto qui. Non so cosa succederà dopo. Italia e Ghana sono nel mio cuore. E ai mondiali tiferò Ghana".

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