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Zenga: “Sto con Sarri. Su Bonucci e Allegri dico che…”

"Come si fa a criticare Donnarumma? Io a 17 anni ero in Primavera, lui gioca in pianta stabile in Serie A e ha ancora margini di miglioramento pazzeschi"

Redazione ITASportPress

Walter Zenga, ex allenatore di Catania e Sampdoria, è stato ospite di Domenica Premium, trasmissione in onda su Premium Sport; questi gli argomenti trattati: "La polemica Sarri-De Laurentiis? Sto dalla parte di Sarri, ovviamente. In Italia abbiamo la brutta abitudine a cercare delle scuse tutte le volte che perdiamo, quando basterebbe ammettere che gli avversari hanno semplicemente giocato meglio. Il Real Madrid al Bernabeu ha giocato meglio e basta: ora c’è la partita di ritorno e Sarri troverà le giuste contromisure, almeno lo speriamo. Ho dei dubbi anche sul fatto di aver portato Maradona nello spogliatoio prima della partita: è vero che Diego porta motivazioni, ma forse l’avrei fatto parlare il giorno prima".

CONTE -"Mi sta stupendo, perché sta facendo cose straordinarie: per me ha già vinto la Premier".

BONUCCI-ALLEGRI - "Sono cosa che succedono sempre: fa scena, in questo caso, perché è Bonucci. Gli sono partiti i 'due minuti', ma va bene e comunque sono d’accordo con quello che ha detto Max. Ora devono essere bravi la società e l’allenatore a non fare differenze nelle sanzioni che commineranno a un giocatore dello spessore di Bonucci: le regole devono essere valide per tutti, altrimenti nello spogliatoio si creano spaccature".

CHAMPIONS JUVENTUS - "Il Porto è una squadra solida, che non perde da molto in Champions, ma è solida anche la Juventus: non è una partita semplice perché i bianconeri hanno tutto da perdere".

DONNARUMMA - "Mi piacerebbe che riuscisse a vincere il Pallone d’Oro, perché spesso dei portieri si ricordano di più gli errori delle parate. A esempio, nel 2006, io facevo il tifo per Buffon. Come si fa a criticare Donnarumma? Io a 17 anni ero in Primavera, lui gioca in pianta stabile in Serie A e ha ancora margini di miglioramento pazzeschi: ha qualche difetto, ma se vogliamo cercare il pelo nell’uovo..."