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SOTTO SHOCK

Zinchenko e la guerra in Ucraina: “Piango da una settimana. Se non fosse per mia figlia sarei lì”

Redazione ITASportPress

Il racconto del giocatore ucraino del City

Intervista ad alto tasso emotivo quella rilasciata dal calciatore ucraino del Manchester City Oleksandr Zinchenko alla BBC. Il giocatore ha parlato della guerra scoppiata nel suo Paese, dell'invasione dei russi e delle terribili immagini che arrivano ogni giorno con i suoi connazionali uccisi.

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EMOTIVAMENTE FRAGILE - Non si nasconde, così come non lo aveva fatto via social e sul campo: "Sto solo piangendo. È già passata una settimana (non sto contando i giorni) ma anche quando guido la macchina dal campo di allenamento a casa, non riesco a non piangere all'improvviso. È tutto nella mia testa. Immagina il luogo in cui sei nato, dove sei cresciuto e adesso vedi solo un terreno vuoto", le parole di Zinchenko. "Era più o meno mezzanotte qui in Gran Bretagna quando mia moglie mi ha svegliato e piangeva. Era scioccata. Mi ha mostrato i video, le foto, cosa stava succedendo in quel momento in Ucraina".

CORAGGIO UCRAINO - "Sarò onesto, se non fosse stato per mia figlia, la mia famiglia, sarei lì. Sono nato così. Conosco le persone del mio paese, la loro mentalità, e tutti loro, pensano esattamente allo stesso modo. Sono così orgoglioso di essere ucraino e lo sarò per sempre per il resto della mia vita. E quando guardi le persone, come combattono per le loro vite. Li conosco e so la loro mentalità: preferiscono morire e moriranno. Ma non si arrenderanno mai".