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Ajax, c’è la Camorra dietro il “no” di Younes al Napoli

Retroscena dietro al rifiuto del calciatore tedesco di vestire la maglia azzurra

Redazione ITASportPress

Finora è un 2018 da dimenticare per Amin Younes; prima il mancato arrivo al Napoli tra mille polemiche a gennaio e poi la punizione dell'Ajax che lo ha relegato nella seconda squadra.

MANCATO ARRIVO - Nella terra dei tulipani si cerca di capire ancora oggi il motivo per il quale talentuoso esterno offensivo tedesco alla fine ha deciso di restare ad Amsterdam e il De Telegraaf ha cercato di dare una versione dei fatti tutta da verificare, ma che sicuramente lascia a bocca aperta.

CAMORRA - Stando a quanto riporta il noto quotidiano olandese, infatti, il calciatore classe '93, che in un primo momento era felice di approdare all'ombra del Vesuvio anche per le belle referenze avute dal suo ex compagno di squadra Arkadiusz Milik, ha affidato tutta la trattativa al suo agente Nicola Innocentin, non interessandosi ad alcuni aspetti. Tutto sarebbe precipitato quando il nativo di Dusseldorf sbarcò personalmente nel capoluogo campano: lì rimase sconvolto da alcuni aspetti della città, secondo lui povera e poco sviluppata, ma soprattutto da un incontro faccia a faccia che avrebbe avuto con un gruppo di camorristi.

SARRI - A tutto ciò, va aggiunto un colloquio tra il giocatore dei lancieri e Maurizio Sarri: dopo un primo contatto positivo con il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, c'è stato un scambio di vedute con il mister degli azzurri che non andò a buon fine perché lì capì che nell'immediato ci sarebbe stato poco spazio per lui nello scacchiere tattico e, di conseguenza, non avrebbe trovato minutaggio in vista del Mondiale di Russia 2018. I sei mesi di apprendistato non sarebbero andati giù all'ex Borussia Moenchengladbach e Kaiserslautern che, adesso, sta facendo di tutto pur di non trasferirsi a Castel Volturno la prossima stagione, anche se, a quanto pare, ci sarebbe un contratto giù firmato.

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