Ariedo Braida è intervenuto telefonicamente ai microfoni di "Radio Anch'io Sport", programma in onda sulle frequenze di Radio 1; ecco quanto dichiarato dal dirigente del Barcellona: "Non siamo nel nostro momento migliore, ma abbiamo vinto le prime due ed è pure arrivato Dembélé. Coutinho? Il Barcellona è un grande club che cerca grandi giocatori, il tentativo è sempre quello di arrivare al massimo. Noi dobbiamo essere sempre al top per competere con i club c

ATTENTATO - "Ti senti colpito, vivo qui da due anni e mezzo e ti senti violentato. E' una cosa che colpisce tutta la popolazione, ma la gente ha reagito molto bene: c'è voglia di continuare a vivere".

JUVENTUS - "Squadra con dei campioni, ma spero non sia più forte di noi. Al di là della partenza di Neymar, noi siamo un collettivo di altissimo livello e poi c'è Messi che sposta gli equilibri: con lui puoi sempre vincere tutte le partite, è magico. Iniesta in bianconero? No, i giocatori del Barcellona non sono sul mercato: resta qui".

MESSI - "Addio? Penso di no, nel calcio può succedere di tutto, ma Messi ha il Barcellona nel cuore e non penso che andrà via".

MERCATO - "Sembra che il denaro non abbia più valore. E' tutto inflazionato. Il calcio, così, perde il sentimento e, di conseguenza, il sale, ovvero il sapore. Questa è una cosa negativa. Procuratori? Hanno un potere esagerato".

MILAN - "Ho il Milan nel cuore. La squadra può arrivare in Champions League. Cutrone? Ha il senso del goal, è un dono naturale che hanno pochi giocatori: è un goleador che farà tantissimi goal".

SPAGNA-ITALIA - "Spagna favorita sulla carta, ma l'Italia ha una storia che parla chiaro: nei momenti più difficili ha sempre trovato la grinta per raggiungere obiettivi importanti. Partita dura, ma gli azzurri possono farcela anche se la Juventus è favorita".