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Serie A

Calciomercato, Serie A più povera e 500 milioni in meno. Chi ha speso di più

(Getty Images)

In Italia il mercato è aperto ufficialmente dallo scorso 1 luglio e terminerà tra un mese esatto, il 31 agosto con chiusura per le operazioni alle 19.

Redazione ITASportPress

La pandemia ha cancellato i ricavi dei club che non possono più neanche spendere tanto per rinforzare l'organico. Neanche i grandi club vincenti come il Bayern Monaco hanno la forza di pagare giocatori a cifre importanti avendo perso più di 100 milioni di euro senza gli spettatori allo stadio. In questo momento in Europa solo i club finanziati da colossi o da paesi ricchi possono acquistare calciatori che costano più di 70 milioni. Psg e Manchester United infatti hanno operato con colpi sensazionali.

SERIE A - In Italia i soldi per investire nel mercato non ci sono quasi più. Come riporta calcioefinanza.it, oltre 500 milioni di euro spesi in meno e conti quasi in equilibrio tra entrate ed uscite. È questo il quadro del calciomercato in Serie A, a metà della sessione estiva verso il campionato 2021/22. Covid e non solo, si tratta di un mercato che finora si è mosso a rilento, anche se le operazioni non sono mancate. A pesare anche il fatto che tanti tra i protagonisti del calciomercato siano scesi in campo di fatto fino a quasi metà luglio, tra Europei e Copa America, spostando in avanti la conclusione delle operazioni. In Italia c’è comunque chi si è mosso: complessivamente sono stati spesi circa 300 milioni di euro circa secondo i dati di Transfermarkt (che considera anche alcune operazioni già programmate nella scorsa stagione, come riscatti dai prestiti anche con obbligo di riscatto).

MILAN - Il Milan che è tornato in Champions League ha rinforzato la squadra acquistando Tomori, Maignan, Tourè, Tonali e Giroud per complessivi circa 60 milioni di euro. Dietro i rossoneri la Roma di Mourinho con 27 milioni, e sta per arrivare Shomurodov. Chiude l'Atalanta (20 milioni) che tra l'altro la proprietà è stata contestata con uno striscione polemico nei confronti dei Percassi. Più indietro le altre big, dalla Juventus all’Inter.

 

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