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Croazia, lettera di una procuratrice: “Per lavorare in Italia devo andare a letto con i d.s.?”

"Non risponde nessuno al telefono e non posso parlare con direttori. Che fare?"

Redazione ITASportPress

Il mondo del mercato è prettamente maschile, lo sa bene anche una procuratrice croata che, in una lettera anonima, si sfoga a CalcioMercato.com: "Sono una procuratrice sportiva croata e lavoro tra la Croazia e l'Italia. Parlo bene l'italiano ovviamente perché sono spesso qui per fare conoscere i miei giovani calciatori, ma non riesco proprio a lavorare nelle società italiane. Non risponde nessuno al telefono e non posso parlare con direttori. Che fare? Il problema è perché sono croata o donna o tutto insieme? Io non so che fare per lavorare. Capisci? Forse devo andare a letto con direttori? Io sono bella, ma sposata. Non dico il nome per privacy".