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JUVENTUS, ecco chi è Vadalà  (VIDEO)

Guido Vadalà classe 1997 è nato a Rosario la città più grande e popolosa della provincia argentina di Santa Fe.  Pur avendo solamente 18 anni, la carriera di Guido Vadalà ha già avuto un percorso abbastanza particolare: nel 2009 ha fatto...

Redazione ITASportPress

Guido Vadalà classe 1997 è nato a Rosario la città più grande e popolosa della provincia argentina di Santa Fe. 

Pur avendo solamente 18 anni, la carriera di Guido Vadalà ha già avuto un percorso abbastanza particolare: nel 2009 ha fatto parte della famosa cantera del Barcellona a soli 15 anni per poi trasferirsi proprio in Italia specificamente all’Atalanta. Anche in maglia bergamasca la sua esperienza è stata breve. Infatti, per motivi di famiglia legati alla professione del padre, ha dovuto fare ritorno in Argentina.

Nel 2011 il Barcellona ritornò sulle sue tracce offrendo un contratto al ragazzo, casa e posti di lavoro per i suoi genitori, ma non fu stato sufficiente per farlo rimanere in Catalogna e così il ragazzo preferì tornare in Argentina.

Il debutto in prima squadra al Boca Juniors avvenne in una amichevole tra lo stesso Boca Juniors e Estudiantes de La Plata Club.

A livello tecnico Guido Vadalà è un giocatore sopraffino, tratta la palla con la suola come sanno fare i veri campioni, salta l’uomo con velocità e finte di corpo, uno contro uno appare devastante, insomma il prototipo del nuovo Lionel Messi. Non difetta nemmeno nelle realizzazioni infatti nel 2013 con ben 32 gol all’attivo, è risultato come il giocatore più prolifico di tutti i settori giovanili argentini. Ha giocato come seconda punta e trequartista sia centrale che all’esterno di una punta, il ragazzo però predilige giocare centralmente.

Fisicamente il ragazzo (1.75 cm) ha un baricentro basso che gli permette di avere una coordinazione straordinaria. Con il piede destro riesce a tirare con forza e precisione soprattutto da lontano. A livello tattico vengono fuori alcune delle sue pecche, ma siamo sicuri che in Italia, se riuscirà a tenere la pressione che deriva dal giocare in un top club (qualora restasse stabilmente in prima squadra), potrà migliorare velocemente.

Chissà se l’addio del numero 10 bianconero Carlos Tevez possa portare ad un altro numero 10 bianconero sempre argentino, sempre dal Boca Juniors, ma addirittura più forte.