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JUVENTUS, preso Mandragora. Dominio sul mercato dei giovani

La Juventus piazza l'ennesimo colpo in prospettiva: Rolando Mandragora, centrocampista di qualità di proprietà del Genoa, è ad un passo. Ecco come il club bianconero riesce a controllare i cartellini dei più importanti giovani italiani.

Filippo Rizzo

Siamo ormai alle strette finali: la Juventus ha in pugno il talento del giovane Rolando Mandragora, centrocampista diciottenne in forza al Pescara – ma di proprietà del Genoa – ed elemento importante anche nell’under 21 allenata da Gigi Di Biagio. Le due società sembrerebbero aver raggiunto un accordo, a breve dovrebbe esser fissato un incontro tra i dirigenti bianconeri ed i rappresentanti del calciatore al fine di poter concordare insieme le migliori soluzioni possibili per la crescita del ragazzo: un profilo notevolmente promettente -come testimoniato dall'interesse dichiarato da club del calibro del Paris Saint-Germain - ed in grado di garantire eccellenti tempi di gioco alla manovra della propria squadra.

CONTROLLO TOTALE- Un dominio - quello juventino sul mercato dei giovani italiani - che non fa altro che aumentare a dismisura il gap con le concorrenti: al di là del valore attuale della rosa, infatti, poche sono le società che in Serie A lavorano con questa abilità e con tale costanza sull’acquisto di giovani talenti. La Juventus, in realtà, sta già raccogliendo i frutti di tutto ciò controllando i cartellini di giocatori del calibro di Berardi, Zaza e Rugani e non smettendo di monitorare i campioncini più interessanti del panorama calcistico nostrano.

LA TECNICA VINCENTE- Volendo essere sinceri, la trovata vincente che Marotta e Paratici hanno recentemente messo in atto non consiste propriamente nello scovare promettenti esordienti, quanto piuttosto nell'acquistare per tempo, sfruttando la forza del proprio nome, le giovani stelle emergenti che si affermano negli altri club. In Serie A, infatti, quasi tutte le grandi squadre - in particolare Milan, Empoli, Atalanta, Inter e Roma - stanno cominciando con costanza e con buoni risultati ad investire sull’attività di scouting e sul proprio vivaio, ottenendo anche più di qualche giocatore pronto per il calcio che conta. La vera differenza di cui può vantarsi la Juventus, dunque, sta tutta qui: acquisire subito un calciatore per poterne controllare il cartellino in futuro. Si tratta di una tecnica che sta venendo portata avanti anche da altri club come ad esempio il Torino di Urbano Cairo: la società granata, infatti, grazie all’acquisto per tempo di promettenti azzurrini quali Baselli, Benassi, Zappacosta e Belotti, ha dimostrato di aver compreso a pieno come il successo di un progetto passi quasi necessariamente dalla valorizzazione dell’identità nazionale di squadra.