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MANCHESTER UTD, un classe ’97 che vale 80 milioni di euro

Il Manchester United pronto a pagare cifre astronomiche per Renato Sanches, 18enne del Benfica, grazie alla mediazione del super-agente Jorge Mendes.

Emanuele Costa

Se un giocatore è giovane, vale di più. Questa è una delle regole base del calciomercato, valida anche e soprattutto per quelli che, come il Manchester United, fanno della programmazione uno dei punti di forza, nonostante qualche annata in ribasso dal punto di vista dei risultati. Ecco perché, forse, non sta facendo scalpore quanto dovrebbe la seguente notizia: i Red Devils sono pronti a pagare una cifra fino a £60 milioni, vicini agli 80 milioni di euro, per assicurarsi le prestazioni sportive di Renato Sanches. Il Manchester vorrebbe bloccarlo adesso per giugno, visto che con ogni probabilità tra pochi mesi si scatenerà un'asta milionaria per il suo cartellino.

Ma chi è questo illustre sconosciuto? Si tratta di un centrocampista portoghese, classe 1997, cresciuto nelle giovanili del Benfica ed approdato in prima squadra in questa stagione. Fino ad oggi ha messo a referto solo 18 partite da professionista con le Águias (le Aquile), a cui vanno aggiunte 10 con la maglia del Benfica "B" nella seconda serie portoghese, segnando due gol. Eppure, il Manchester United - il club più ricco del pianeta - lo valuta già tanto oro quanto pesa. Perché? Innanzitutto, va ricordato che il club dei Red Devils (così come i cugini del City, i rivali del Liverpool e i Blues del Chelsea) fanno parte del giro europeo di giocatori controllati dai fondi d'investimento, il cui burattinaio risiede appunto in Portogallo: parliamo di Jorge Mendes, il super-procuratore di Cristiano Ronaldo e José Mourinho, detto anche "il padrone del calcio".

Proprio Mendes potrebbe essere dietro al trasferimento di Sanches al Manchester United, secondo quanto riportato da insiders portoghesi. A questo punto tutto il giro dei fondi d'investimento, ovviamente, è intenzionato - se così stanno le cose - ad alzare il più possibile il prezzo, per far rientrare il giocatore in quel giro di commissioni e percentuali che abbiamo già osservato nel caso di Ángel Di María, ad esempio. Il Manchester (che lo aveva comprato solo l'anno prima dal Real Madrid per 75 milioni) ne chiese 60 per cederlo quest'estate, e subito si presentò il PSG offrendone addirittura 63. Favori resi, ricevuti, scambiati e ripagati. Così come, probabilmente, nel caso di Sanches, che senza dubbio è un possibile craque, ma difficilmente può essere valutato cifre come 80 milioni di euro senza destare sospetti, senza avere giocato più di venti partite in carriera e con un procuratore con il cartello "pericolo" appeso alla schiena.