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Ronaldinho e il no al Manchester United. Per Fortune fu “tutta colpa della pioggia”

Ronaldinho (Getty Images)

Il centrocampista sudafricano al sito dei Red Devils parla della trattativa del 2003 con il calciatore brasiliano

Redazione ITASportPress

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Per colpa della pioggia. Sì, proprio così. Il trasferimento di Ronaldinho al Manchester United saltò per via delle avverse condizioni meteo. Reduce dallo splendido Mondiale con il Brasile, Dinho era una star planetaria. Giocava nel Paris Saint Germain, ma la squadra francese non era quella di oggi con i petrodollari. Dunque i top club fecero gara per aggiudicarsi le prestazioni sportive. Alla fine vinse il Barcellona, ma in realtà il talentuoso brasiliano ebbe la possibilità di trasferirsi al Manchester United.

Ferguson invitò il fuoriclasse brasiliano in città per fare un tour delle strutture dei Red Devils, ma il maltempo, infatti, cambiò le cose secondo quanto afferma Quinton Fortune, calciatore della squadra inglese dal 1999 al 2006,

"Abbiamo sbagliato a portare Ronaldinho a Manchester in quel periodo dell'anno, quando pioveva" ha detto Fortune al sito dello United. "Se avessimo scelto un giorno diverso, con il sole splendente, avremmo avuto in squadra uno dei più grandi giocatori di sempre".

Altri particolari sulla trattativa Ronaldinho-Barcellona-Manchester United, li fornisce l'ex presidente del Barcellona, Joan Laporta, in un'intervista al quotidiano iberico "Marca": "Nel mirino c'erano 3 giocatori: Beckham era il nostro preferito, poi c'erano Ronaldinho e Thierry Henry. Con il Manchester United ci eravamo già accordati, ci incontrammo all'aeroporto di Heathrow e firmammo un pre-contratto con Beckham nel quale loro promettevano che avrebbero venduto a noi il giocatore una volta che io sarei diventato presidente. Per come andarono le cose, capii soltanto dopo che mi stavano usando. [...] Io vidi Beckham a Nizza e gli dissi che eravamo fortemente intenzionati a metterlo sotto contratto. Lui mi disse che ci avrebbe pensato ma era già promesso al Real Madrid. Fu una mossa sleale, per quello poi ci buttammo su Ronaldinho".

Laporta aveva promesso ai tifosi blaugrana l'acquisto di David Beckham. Il mancato accordo tra i catalani e l'ex capitano della nazionale inglese (che finì al Real Madrid) costrinse il Barcellona a cambiare i propri obiettivi di mercato puntando proprio su Ronaldinho che nel frattempo disse no al Manchester United.